Il leader di Fi corteggia il segretario della Lega Nord e riapre ad Alfano: ''Mettiamo alle spalle i tradimenti del passato''. E al 'leader dissidente' Fitto dice: ''Basta litigi, i panni sporchi si lavano in famiglia''. Alfano, Salvini goleador? In una squadra che non vince
Benedice Matteo Salvini: ''E' un goleador, io posso fare il regista e metterci la squadra...''. Addirittura lo lancia alla guida del centrodestra che sarà: ''Possiamo discutere della sua leadership alle prossime politiche...''. Poi si dice pronto a perdonare il suo ex delfino, Angelino Alfano: ''Quando c’è di mezzo la libertà del Paese, allora credo sia un dovere per ciascuno buttarsi i tradimenti alle spalle''. Silvio Berlusconi, dopo la debacle di Forza Italia in Calabria ed Emilia-Romagna, ribadisce la necessità di una coalizione ampia, con Lega, Fratelli d'Italia e Nuovo centrodestra, per lanciare la sfida alla sinistra renziana e tornare a vincere.
Al centro dei progetti dell'ex premier, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che nella 'rossa' Emilia ha fatto il pieno di consensi: ''Matteo è un attaccante molto bravo, è colui che va in tv e fa i goal, ma non è un capitano...'', dice, usando una metafora calcistica, sottolineando così che il leader, almeno per ora, resterebbe lui. Berlusconi tende poi la mano agli alfaniani (che gli rispondono picche tramite il quotidiano on line 'L'Occidentale' ''Non faremo il reggimoccolo a Salvini''), assicurando che il Patto del Nazareno regge, ''perché non è tanto con Renzi, ma per il Paese che ha bisogno di modernizzarsi cambiando gli assetti istituzionali''. Quanto al loro leader, l'ex delfino Angelino Alfano, Berlusconi invia un messaggio, che contiene tra le righe la volontà di perdonare l'uscita da Fi: ''Quando c'è di mezzo la libertà del Paese, credo sia un dovere per ciascuno buttarsi i tradimenti alle spalle e pensare positivamente alla libertà del Paese e dei cittadini''.
Nei giorni scorsi, il presidente forzista aveva invitato i suoi a marciare compatti: "Non dobbiamo essere divisi, bisogna essere uniti dentro e fuori il partito. Solo così Forza Italia può tornare a vincere". E al 'leader dissidente' Raffaele Fitto, aveva lanciando un avvertimento: "Va bene il dialogo, ma basta con i litigi interni, i panni sporchi si lavano in famiglia, altrimenti continueremo a perdere consensi".
Oggi la risposta di Fitto: "Ritengo - dice - che le battaglie vadano fatte all’interno del partito anche quando può apparire molto difficile", aggiungendo: "Oggi avremo una discussione all’interno del partito su questo e cercheremo, mi auguro, di costruire un percorso unitario".
