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Quirinale: Bersani, dico no a soluzioni stravaganti

21 dicembre 2014 | 15.22
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L'ex segretario del Pd: "Non sono accettabili preclusioni. Va bene uno di sinistra, un cattolico adulto, un laico, purché abbia il fisico...". Calderoli: "Non tiriamo fuori la vecchia scarpa della politica". Cicchitto: "Si decida con tutta la maggioranza". E Vendola lancia Prodi

Quirinale: Bersani, dico no a soluzioni stravaganti

Al Quirinale serve ''una figura di garanzia, autonoma e autorevole'', una persona che ''sappia tenere in mano il volante'', perché la crisi economica durerà ancora ''un paio d'anni''. Il dibattito politico ruota sul 'dopo-Napolitano', ma stavolta a far sentire la sua voce è Pierluigi Bersani. L'ex numero uno del Nazareno avverte Matteo Renzi (''è come una macchina da Formula Uno, ma non può mica pensare di guidare un Paese complesso da solo''), esclude ''ricatti e conseguenze'' sull'Italicum e lo invita a fare un nome per il Colle su cui trovare il consenso più ampio: ''Tocca al Pd fare il pivot, ma occorre coinvolgere tutti''. Da qui l'assist a Fi: ''Berlusconi può convergere con noi sull’autonomia del candidato''.

Ed è proprio sul 'requisito' di autonomia che sembra giocarsi ora la difficile trattativa sul nuovo capo dello Stato. Per poi trovare alla fine, nel segreto dell'urna, probabilmente alla quarta-quinta votazione, tutte le convergenze del caso. Oggi intanto, continuano le schermaglie tra Fi e Pd. Renzi, in una intervista al 'Messaggero', avverte: ''Il patto del Nazareno è stato siglato un anno fa, quando le dimissioni di Napolitano non erano in agenda: questo è il motivo per cui non c'è nessun accordo preventivo con Fi''. Giovanni Toti gli risponde: ''Non pensiamo mica di sceglierlo noi il prossimo capo dello Stato, ma il nome va condiviso, è del tutto lineare''.

Anche Berlusconi, raccontano ad Arcore, va ripetendo in queste ore: E' necessaria una convergenza, un 'nome di garanzia', che sia gradito anche a noi. Pure Ncd, per bocca di Fabrizio Cicchitto, mette in guardia il Pd: ''Il nome va scelto non solo con Fi''. Il leghista Roberto Calderoli è tranchant: ''Cerchiamo di non tirar fuori la solita vecchia scarpa della politica...''. Mentre Matteo Salvini va giù duro: ''Non eleggiamo nessuno, tanto fa tutto Renzi''.

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