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Quirinale: Zampetti, civil servant 40 anni alla Camera, ora al Colle più alto

16 febbraio 2015 | 16.05
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Civil servant per quasi quarant'anni alla Camera e per 15 alla guida dell'Amministrazione con 5 presidenti diversi. Laureato in giurisprudenza con Leopoldo Elia, al Colle senza percepire alcun compenso

Quirinale: Zampetti, civil servant 40 anni alla Camera, ora al Colle più alto

Per quasi quarant'anni alla Camera fino ad arrivare alla segreteria generale, guidando l'amministrazione per 15 anni con 5 presidenti diversi. Una classica carriera da civil servant per Ugo Zampetti, che culmina con l'incarico di segretario generale della Presidenza della Repubblica, visto che il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha avviato le procedure per la nomina. Nato a Roma il 23 dicembre 1949, si laurea in Giurisprudenza nel 1973 presso l'Università di Roma "La Sapienza", con una tesi di diritto costituzionale, relatore Leopoldo Elia, presidente della Corte costituzionale tra il 1981 e il 1985, con il quale collaborerà dopo la laurea.

Zampetti entra alla Camera il 1 luglio 1976, dove rimarrà fino allo scorso 31 dicembre. Dopo una prima esperienza nel Servizio Resoconti parlamentari, nel 1979 è segretario della settima Commissione, Istruzione e Belle arti; dal 1982 al 1990 è segretario della prima Commissione, Affari costituzionali. Dal 1990 al 1991 è capo dell'Ufficio ricerche e documentazione istituzionale del Servizio studi e nel 1991 è nominato capo dell'Ufficio della Segreteria generale per il Controllo amministrativo ove rimane fino al 1994. Dopo una breve esperienza alla direzione dell'Ufficio programmazione e coordinamento legislativo, nel settembre del 1995 diviene capo del Servizio Assemblea.

Quindi nel 1999 il culmine della carriera, quando l'11 novembre viene nominato segretario generale sotto la presidenza di Luciano Violante. E' il primo dei cinque presidenti della Camera con i quali collabora: Pier Ferdinando Casini, nella quattordicesima legislatura; Fausto Bertinotti, nella quindicesima; Gianfranco Fini, nella sedicesima; Laura Boldrini, nell'attuale. Il segno più tangibile di quel rigore e di quella terzietà che tutti gli riconoscono quando a dicembre dello scorso anno si congeda da Montecitorio per il raggiungimento dell'età pensionabile.

L'eredità che lascia alla Camera è nel processo di complessiva riorganizzazione delle strutture amministrative promosso a partire dal 2000, alla luce delle esigenze poste dalle modifiche regolamentari del 1997, dai cambiamenti introdotti dalla riforma del titolo V della Costituzione e dal processo di revisione dei trattati europei.

In questo contesto, il principio dell'integrazione funzionale tra le strutture diviene il criterio organizzativo fondante dell'apparato amministrativo e la normale modalità operativa. Nella prospettiva del miglior svolgimento dei compiti assegnati all'Amministrazione, va inoltre inquadrato l'impegno volto ad aprire la stessa alla cooperazione con le altre istituzioni e con i soggetti esterni. Zampetti è autore di numerosi contributi scientifici che abbracciano le diverse tematiche del procedimento legislativo, gli istituti del diritto parlamentare, il ruolo e le funzioni delle burocrazie parlamentari.

Ora il suo servizio alle Istituzioni proseguirà al Quirinale con il ruolo di segretario generale, incarico che ricoprirà senza percepire alcun compenso. Accanto a sè, come capo dell'Ufficio della Segreteria generale, avrà Daniele Cabras, consigliere parlamentare della Camera con un'esperienza in vari settori dell'amministrazione pubblica, da ultimo come capo di Gabinetto del ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni.

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