cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 21:51
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Fi: scoppia caso Repetti, compagna Bondi lascia partito ed è bufera

03 marzo 2015 | 13.08
LETTURA: 4 minuti

Summit a 'tre' a Villa San Martino. Da tempo la coppia di senatori manifestava insofferenza verso la linea dettata, secondo loro, non più dal leader ma dal cosiddetto cerchio magico. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e spinto Repetti all'addio, la rimozione dei coordinatori 'fittiani' in Piemonte

Sandro Bondi e  Manuela Repetti
Sandro Bondi e Manuela Repetti

Non solo i 'fittiani', ora a creare grattacapi a Silvio Berlusconi è la senatrice Manuela Repetti, la compagna di un fedelissimo come Sandro Bondi. Stamattina con una lettera Repetti ha annunciato il suo addio a Forza Italia e l'adesione al gruppo misto di palazzo Madama, perchè ''esaurita dalle troppe faide interne al partito''. Dopo aver letto lo sfogo dell'esponente azzurro, il Cav ha telefonato alla Repetti per invitarla ad Arcore e, questa mattina, a Villa San Martino, c'e' stato un incontro tra i due, alla presenza anche di Bondi, per un chiarimento.

Da tempo Repetti e Bondi manifestano insofferenza verso la linea di FI, dettata non più, secondo la coppia, dal leader Silvio Berlusconi, ma ''da chi lo circonda'', ovvero il cosidetto cerchio magico. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e spinto Repetti all'addio, raccontano, è stata la rimozione dei coordinatori 'fittiani' di Verbania e Torino decisa da Roma, a pochi giorni dal commissariamento in Puglia. Piemontese è la Repetti, e Bondi qualche giorno fa ha voluto stigmatizzare il ''metodo adottato dal partito'' sotto la Mole, che ha fatto gridare all'epurazione.

''Abitando in Piemonte -aveva sottolineato l'ex ministro rompendo un lunghissimo silenzio - faccio solo una considerazione: non faccio parte di nessuna corrente, ma constato da tempo che c'è una volontà di emarginare tutti coloro che, per diversi motivi, non si adeguano a cose e metodi inaccettabili''. ''Ormai sono fuori dalla politica, ma resto allibito da certi comportamenti'', aveva detto all'Adnkronos l'esponente azzurro, che nell'aprile 2014 con una lettera alla 'Stampa' ufficializzò il suo strappo con Forza Italia, dichiarandone il fallimento.

Nel 2011 ex coordinatore forzista si dimise da ministro, mi hanno lasciato solo

(Adnkronos) -Nella missiva Bondi parlava di un ''centrodestra senza futuro'', troppo legato alla personalità dello storico leader e chiedeva ai suoi e al Cav di dire ''chiaramente che se Renzi farà delle cose giuste lo sosterrà e che lo criticherà o lo avverserà con fermezza solo se non manterrà fede alle sue promesse di cambiamento e di modernizzazione dell’Italia''.

L'insofferenza di Bondi parte da lontano. Da quando lasciò tra le polemiche l'incarico di ministro dei Beni culturali nel marzo 2011 dopo aver approvato il Fus per l’anno in corso e la tax credit, ultimo atto della sua esperienza governativa. Allora l'ex coordinatore nazionale di Fi spiegò di essersi sentito abbandonato nel momento del bisogno, soprattutto in occasione del crollo di un muro negli scavi di Pompei.

''Purtroppo -denunciò in una lettera- non sono stato so­stenuto con la necessaria consapevolezza dalla stes­sa maggioranza di governo e da quei colleghi che avreb­bero potuto imprimere in­sieme a me una svolta nel modo di concepire il rap­porto fra stato e cultura in Italia. E questo mancato so­stegno è avvenuto oltretut­to nel momento in cui mi sono trovato più in difficoltà, a seguito del crollo di un muro in cemento a Pompei e più colpito dalle iniziative della sinistra, fino alla presentazione di una mozione di sfidu­cia individuale nei miei confronti''.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza