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Scuola: via libera alla riforma

12 marzo 2015 | 20.13
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Assunzione di 100mila 701 precari, esaurite le graduatorie "concorsi e basta. Una rivoluzione strepitosa". Addio alle classi pollaio, professori scelti dai presidi e valutazione del merito dei docenti. Inoltre arriva la "Carta del professore" con un bonus annuale di 500 euro per finalità culturali

(Infophoto)
(Infophoto)

Via libera del Consiglio dei ministri alla riforma della scuola. Non per decreto come paventato in passato dalle opposizioni ma con un disegno di legge che verrà sottoposto al Parlamento. Per un esame che il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa a palazzo Chigi, auspica avvenga in tempi rapidi. "Le proposte sulla scuola -ha detto il premier- sono realizzabili abbastanza rapidamente, con grande intensità, se il Parlamento vorrà lavorare con senso d'urgenza. Sono molto ottimista, ho sempre detto che questa è la riforma principale, ne siamo sempre più convinti". Dieci i punti chiave del provevdimento .

Con la riforma della scuola si prevede l'assunzione di 100mila precari su cui il Parlamento "farà in tempo, in un modo o nell'altro", ssicura Renzi. Anzi di più: per l'esattezza sono "100mila 701 gli insegnanti che saranno assunti dopo la riforma", precisa il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Verranno prese in considerazione, specifica Renzi, solo le "graduatorie a esaurimento" e "dopo l'esaurimento delle graduatorie dei precari si fanno i concorsi e basta: se vinci bene, se no ciao. E' una rivoluzione strepitosa. Basta con l'utilizzo strumentale delle qualità a fare gli insegnanti in Italia".

Tra gli altri 10 punti chiave della riforma, la 'Carta del professore': bonus annuale da 500 euro da spendere per finalità culturali (e "se ci saranno le condizioni economiche proveremo ad aumentarli", sottolinea Renzi); 200 milioni di euro dal 2016 per la valutazione del merito dei docenti su cui "decideranno le singole autonomie scolastiche", sottolinea Renzi; la "personalità giuridica alle scuole", che significa tra l'altro "scuole aperte anche il pomeriggio"; e un albo dei docenti grazie al quale sarà il preside a scegliere gli insegnanti "e tutti i curricula saranno pubblicati e trasparenti".

Renzi ha poi parlato di "organico funzionale: mai più classi pollaio" e "niente supplenti, il preside come un allenatore avrà la possibilità di decidere chi mettere in cattedra a inizio anno". Nel disegno di legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri "sono stati confermati, oltre agli sgravi fiscali per le famiglie che mandano i figli alle scuole paritarie, ma solo fino alla terza media, anche lo School bonus con credito di imposta per chi investe nella scuola e la possibilità di destinare il 5xmille anche alla singola scuola.

"Se le altre forze politiche vogliono fare di corsa benissimo. Il Pd vuole fare di corsa - sottolinea Renzi - Può darsi che ci sia un consenso ampio di larga parte delle forze parlamentari, sarebbe un cosa positiva. L'appello al Parlamento è quello di fare il più veloce possibile".

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