Con 14 voti a favore, otto contrari e un astenuto, la commissione Giustizia ha adottato come testo base il ddl che vede prima firmataria Monica Cirinnà (Pd). Il provvedimento regolamenta sia unioni tra persone delle stesso sesso che coppie di fatto eterosessuali. Zanda, "buon punto di partenza"
Primo sì del Senato alle unioni civili. Con 14 voti a favore, otto contrari e un astenuto, la commissione Giustizia ha adottato come testo base il disegno di legge che vede prima firmataria Monica Cirinnà (Pd). Il ddl regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso ma anche le coppie di fatto tra eterosessuali. Il via libera arriva grazie all'insolito asse Pd-M5S, con il voto contrario di Ncd, partito di maggioranza. Il partito degli alfaniani ha votato no assieme a Fi e Lega Nord.
Per il capogruppo dei senatori Pd al Senato, Luigi Zanda, si tratta di "un buon punto di partenza che sarà molto utile in vista del prossimo dibattito parlamentare. Il testo base non è vangelo - chiarisce - ma senza testo base la discussione parlamentare non può andare avanti. Adesso dobbiamo lavorare e cercare di migliorarlo''.
''Suggerisco - aggiunge - di non far partire immediatamente, con il solito riflesso pavloviano, una gara a chi lancia l'ultimatum più duro. L'Italia ha bisogno di una buona legge sulle unioni civili. Oggi è possibile averla purché non si ricominci con i pregiudizi e le campagne ideologiche", conclude.