Toti corre in Liguria ma base leghista storce il naso. Il Carroccio non correrà in Campania. Mani libere per i due alleati in Puglia, Toscana, Marche
Accordo chiuso per le Regionali fra Lega e Forza Italia. Alle elezioni del prossimo 31 maggio il partito del Cavaliere e il Carroccio si presenteranno insieme in tre regioni: in Veneto Lega e Forza Italia saranno alleate a sostegno del governatore leghista uscente Luca Zaia; in Liguria saranno alleate a sostegno del consigliere politico di Fi Giovanni Toti; in Umbria sosteranno Claudio Ricci, sindaco di Assisi in carica dal 2011 alla testa di una lista civica unitaria già allora sostenuta da centrodestra e Lega. I due nodi maggiori -Veneto e Liguria- sono stati così sciolti e la pace siglata tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
L'accordo prevede, inoltre, la desistenza di Salvini dalla Campania: non presenterà sue liste nella regione dove Forza Italia ricandida il governatore azzurro in carica Stefano Caldoro, finora sostenuto anche dall'Ncd di Angelino Alfano. Nelle altre regioni Forza Italia e il Carroccio si presenteranno indipendenti l’una dall’altra: in Puglia, Toscana, Marche potranno esserci liste avversarie e candidati contrapposti fra i due partiti.
L'intesa sembra tuttavia non convincere la base leghista, che sui social network sfoga la propria delusione soprattutto per la "resa" di Salvini in Liguria, dove è stati sacrificato Edoardo Rixi per cedere il passo a Toti. Fi "pensa sia un candidato forte - spiega Salvini in mattinata ai microfoni di Radio Padania - siccome la Lega ha espresso il candidato in Veneto, ha mantenuto i suoi candidati in Toscana e ha scelto il candidato Umbria, Fi ha detto: 'Fateci giocare la partita in Liguria col nostro candidato di punta'. Chiaro che per me Rixi veniva prima, ma non posso sempre ottenere il 100%. Il mio compito di segretario a onori e oneri". Con Rixi "sono stato fino a ieri sera, sarò stamattina con lui tra gli operai di Fincantieri. Tutti avremmo preferito in corsa il nostro candidato. Abbiamo fatto un sacrificio, tenendo sempre fuori Alfano, per tentare il colpaccio perché lì con la sinistra è dura" e "l'accordo con Fi era necessario". Salvini si mostra ottimista sui risultati, più in generale, delle regionali del 31 maggio: "se i sondaggi su di noi sono veri, per Renzi sono cazzi amari".
