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Terremoto: Renzi, soldi per l'Aquila ci sono, li spenderemo bene

06 aprile 2015 | 15.38
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Il premier ricorda su Facebook le vittime ed i feriti del terribile sisma del 6 aprile 2009. Il presidente del Consiglio garantisce "la trasparenza e la piena informazione dei cittadini, per dare conto a tutti di come si spendono le risorse pubbliche". In migliaia nella notte alla fiaccolata per ricordare le 309 vittime del sisma. Oggi lutto cittadino. Alle 3.32 del 6 aprile 2009 la scossa che devasta l'Abruzzo

(foto Infophoto)
(foto Infophoto)

Un ricordo per i 309 morti del terremoto che devasto L'Aquila il 6 aprile del 2009. Una parola per gli oltre 1200 feriti e le famiglie ancora senza casa, ma anche la rassicurazione che L'Aquila rinascerà con i soldi che sono stati trovati e verranno spesi in modo trasparente. Lo garantisce Matteo Renzi in un intervento sulla sua pagina Facebook. "L'Aquila, sei anni dopo. Innanzitutto un pensiero alle 309 vittime, alla loro memoria, ai loro cari. E poi i 1200 feriti, le migliaia di sfollati, che in quei 23 secondi hanno perso molto di ciò che avevano caro. Il compito della Politica però non è solo la giusta e dovuta commemorazione, meno che mai l'esercizio retorico puntuale ad ogni anniversario. Il nostro dovere è dare risposte a lungo attese, fare tutto ciò che è possibile perché L'Aquila torni a vivere", scrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi su Facebook. "Nell'ultimo anno - il primo del nostro governo - abbiamo messo alcuni punti cardine: la certezza e la programmazione di risorse per il medio lungo periodo (5,1 miliardi di euro nella legge di stabilità per il 2015); l'accelerazione - ricorda Renzi - nelle assegnazioni per l’edilizia privata (1,13 miliardi di euro deliberati dal Cipe il 26 febbraio 2014) sulla base di un monitoraggio analitico del fabbisogno, comune per comune".

"La ricostruzione pubblica (86 milioni di euro deliberati dal Cipe il 26 febbraio 2014) e il suo prossimo rilancio (con una delibera Cipe prevista per maggio 2015); la semplificazione - prosegue il presidente del Consiglio - e la tutela della legalità nell’assegnazione e nell’attuazione dei lavori con misure più rigorose contro l’infiltrazione criminale e regole più certe per la semplificazione degli interventi di ricostruzione!. "Infine - scrive ancora Renzi - la trasparenza e la piena informazione dei cittadini, per dare conto a tutti di come si spendono le risorse pubbliche e tra qualche settimana faremo Open data anche su tutti i dati della ricostruzione. Perché non c'è controllo più efficace di quello dell'opinione pubblica. La natura non si può controllare, la politica va controllata centimetro dopo centimetro". "Dopo troppe promesse, siamo finalmente passati all'azione. I soldi adesso ci sono: spenderli bene è un dovere in memoria di chi è morto, ma anche come segno di rispetto per i sopravvissuti che vogliono ancora credere nella cosa pubblica", conclude il presidente del Consiglio.

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