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Unioni civili: Quagliariello, Irlanda e pensiero unico non ci dettano agenda

25 maggio 2015 | 17.25
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D'accordo sui diritti che nascono dalla convivenza tra le persone, ma l'equiparazione con il matrimonio è inaccettabile. Non si semplifichi un tema che investe scelte di civiltà

Gaetano Quagliariello  - (Foto Infophoto)
Gaetano Quagliariello - (Foto Infophoto)

"Il nostro atteggiamento sulle unioni civili è assolutamente laico: sì al riconoscimento di diritti individuali che nascono dalla convivenza, no all'equiparazione al matrimonio. Questo non è tema di governo, se il Pd vuole votare il ddl così com'è con il Movimento Cinque Stelle si accomodi pure. Di sicuro, Area popolare Ncd-Udc, se da un lato non va alle crociate, non si farà dettare l'agenda dal pensiero unico, dal politicamente corretto o dal voto in Irlanda (dove peraltro il 38% si è detto contrario)". Lo dice all'Adnkronos il coordinatore Ncd Gaetano Quagliariello, che sottolinea: "Stiamo trattando un tema che può sembrare facile ma che in realtà investe quelle che si possono definire scelte di civiltà".

Il senatore centrista definisce positivo il testo Cirinnà (sul quale sono annunciati 4000 emendamenti, in votazione in commissione Affari costituzionali) solo per quanto concerne il Titolo secondo fino all'art.16 ma "quando si va oltre, le scelte sessuali finiscono con l'essere riportate nell'istituto del matrimonio e il risultato sarebbe che non vi sarebbe più differenza tra il matrimonio e le altre unioni, con conseguenze quindi in termini di reversibilità della pensione e di adozioni".

Quagliariello avverte: "Su questo la nostra contrarietà è decisa: intanto, la reversibilità nasce, all'epoca, in funzione del ruolo della madre nella crescita dei figli. Quindi in teoria si potrebbe anche discutere se oggi sia giusta o sbagliata, ma in ogni caso l'estensione della reversibilità sarebbe inaccettabile sotto il profilo etico e insostenibile sotto quello economico-finanziario".

"E poi -continua Quagliariello- quanto alle adozioni, per essere in linea con le sentenze europee, e non incorrere in contraddizione, le si dovrebbero consentire tout court alle coppie omosessuali esattamente come è possibile oggi per le coppie eterosessuali".

"E questo -prosegue il coordinatore Ncd- ci porta direttamente alla questione dell'utero in affitto, che sarebbe una pratica aberrante che riduce la donna ad un mezzo. Chiunque, cattolico o non cattolico, se ne può rendere conto".

Ci saranno tensioni nella maggioranza? "Spero -argomenta Quagliariello- che nella maggioranza si arrivi ad una soluzione e io penso che si possa trovare se non si toccano dei principi inderogabili. Dopodiché, ripeto, non è tema di governo e se il Pd se la sente, può sempre votare il ddl con qualcun altro...".

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