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Salvini: "Galantino vescovo comunista, su migranti molti la pensano come me"

13 agosto 2015 | 09.32
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Migranti (Infophoto) - INFOPHOTO
Migranti (Infophoto) - INFOPHOTO

"A pensar male, viene da credere che voglia difendere il business miliardario che una parte minoritaria della Chiesa coltiva grazie agli immigrati". Lo dice Matteo Salvini al 'Corriere della sera' replicando a monsignor Galantino sulla questione dei migranti: "Conosco uomini di Chiesa che non la pensano come questo vescovo comunista", aggiunge il leader della Lega.

"C'è un sacco di gente che non vota Lega e che la pensa come me. Qualcuno me l’ha detto direttamente", spiega sempre Salvini che poi concorda con Galantino sulle critiche al governo: "Su questo la penso come il monsignore. Il governo non fa nulla, che è anche peggio che adottare soluzioni sbagliate".

A proposito di un'intesa Lega-M5S sul tema dei migranti, Salvini dice: "Su altri temi magari sì, sull’immigrazione mi pare che Grillo sia isolato nel suo movimento. Sul no all’abolizione del reato di immigrazione clandestina è stato sconfessato dai suoi parlamentari…".

Il direttore di 'Avvenire' Marco Tarquinio dedica al leader della Lega l'editoriale di prima pagina, tutto sul tema dei migranti. Giocando sul filo dell'ironia Tarquinio racconta del segretario leghista che ad agosto "ha deciso di dedicarsi alle mense per i poveri e alla distribuzione di pacchi viveri e di vestiario attraverso le 'reti' di persone costruite ogni giorno dalla Caritas e dal volontariato cattolico". Poi, però, racconta anche di "un petulante e iroso sosia del segretario leghista" che "ha preso di mira" i migranti e "i pastori di una Chiesa che si preoccupa di accogliere e sostenere chi è nella debolezza e nel bisogno".

Così, Tarquinio rispolvera l'epiteto di "parolaio verde" per Salvini, coniato tempo fa quando "l'originale capo leghista aveva preso a dare lezione ai vescovi e persino al Papa. E proprio sui poveri". La conclusione dell'editoriale è netta: "C'è chi blatera e insulta per pessima politichetta e c'è chi si spende. E quelli che niente di serio fanno (e cercano per di più di avvelenare il cuore degli italiani) se la prendono smodatamente e odiosamente con coloro che invece fanno la cosa giusta e con chi, come i vescovi, la nostra bella e solidale gente motiva e difende".

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