cerca CERCA
Martedì 07 Maggio 2024
Aggiornato: 21:04
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Renzi: "Voglio il Pd unito". E sul fisco annuncia: "Nel 2016 sorprese positive"

(Infophoto)
(Infophoto)
03 ottobre 2015 | 10.56
LETTURA: 4 minuti

"Io voglio il Pd unito, sempre. E lavoro per questo". Così, intervistato da 'La Repubblica', il premier Matteo Renzi, secondo il quale nel partito "c'è ancora qualcuno che forse non ha ancora elaborato a pieno il lutto del congresso. Siamo quasi a metà della mia segreteria: tra breve chiunque potrà metterla in discussione e vincere il congresso".

"E' giusto - aggiunge il segretario dem - che ci sia spazio per le idee altrui, in particolar modo sui temi costituzionali. Dovremo invece trovare regole condivise sul voto di fiducia, ma sarà un tema che ci porremo in futuro, non adesso". Renzi sottolinea di non aver mai temuto di essere tradito dalla minoranza del partito: "Non condivido alcune loro idee ma non dubito della loro lealtà".

Il presidente del Consiglio si sofferma sull'azione di governo. "L'Italia è ripartita - afferma - Ma non lo dico io, lo dicono i numeri dell'Istat, del Fmi, dell'Inps. Tutto questo è frutto delle riforme. Ce lo stanno riconoscendo i principali operatori del mondo economico e finanziario globale". "Spero - aggiunge il premier - che il Jobs Act sia riconosciuto da tutti per quello che è: un'occasione per aumentare i diritti e ridurre il precariato, con buona pace di chi urlava il contrario". "Oggi - prosegue Renzi - mi permetto di dire che la vera questione è creare un clima di fiducia nel Paese. Solo questo può portare i risparmiatori italiani, che sono molto oculati e prudenti e non a caso sono i risparmiatori più forti del mondo, a mettere di nuovo in circolo i soldi".

Poi le tasse. Via l'Ires "senz'altro" nel 2017 e nel 2016 "qualche altra sorpresa ci sarà e sarà positiva" afferma il presidente del Consiglio, che difende il progetto di abolire la Tasi: "Toglierla sulla prima casa per tutti e per sempre è un fatto di giustizia sociale in un Paese in cui il 75% dei possessori di prima casa è un lavoratore dipendente. Ovviamente chi ha di più, e dunque dalla seconda casa in poi, continuerà a pagare la seconda, la terza, la quarta, eccetera. Le tasse scendono. Davvero".

Quanto alle novità, il premier preferisce non sbilanciarsi: "Non posso ancora indicare i dettagli. Dico solo che abbiamo una sensibilità particolare verso i bambini che soffrono l'indigenza. Che sono tanti e non solo al sud". Ci saranno tagli alla sanità? "Falso. Nel 2013 sulla sanità c'erano 106 miliardi. L'anno dopo sono diventati 109, poi 110, il prossimo anno 111. Sulla sanità l'"aumento di fondi è costante. Stiamo aumentando i fondi, non li stiamo tagliando", risponde Renzi.

Il presidente del Consiglio parla anche di Denis Verdini. "Ormai è diventato il paravento per qualsiasi paura - dice il leader Pd - Tutti lo evocano anche vedendolo dove non c’è: ormai è raffigurato come una sorta di mostro di Lochness nostrano e credo che questa definizione lo faccia contento e sorridente come non mai". Si potrebbe accettare l'ingresso dei verdiniani in maggioranza? "Verdini e i suoi non fanno parte della maggioranza di governo. Votano le riforme non la fiducia", risponde il premier.

Poi il capitolo Siria. "Non sarà semplicemente aiutando Assad che bloccheremo l'Isis - mette in chiaro Renzi - Né considerandolo l'unico problema come fanno in modo altrettanto banale altri". "Il punto non è chi ha ragione o quanta prudenza dobbiamo tenere. Occorre un progetto pluriennale e una coalizione che non si limiti ad annunciare qualche raid aereo", aggiunge il presidente del Consiglio. "Nessuno tra i leader occidentali - sottolinea ancora - può ragionevolmente pensare che si possa appaltare Damasco alla Russia o, a maggior ragione, al tandem russo-iraniano. Ma dobbiamo anche avere il coraggio di dirci che il problema va ben oltre la Siria. Non a caso abbiamo aderito all'invito di Obama di continuare a tenere le nostre truppe in Afghanistan. Non a caso seguiamo da vicino la situazione libanese. Non a caso seguiamo la dinamica del Mediterraneo e più in generale dell'Africa che costituisce sempre più il punto di riferimento della nostra politica estera".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza