Ieri l'intervento telefonico ad una manifestazione azzurra organizzata ad Anzio con l'invito a dar battaglia a Roma per il dopo-Marino, oggi la convocazione per domani mattina dei gruppi di FI per una 'plenaria' alla vigilia del voto definitivo sul ddl Boschi al Senato. Silvio Berlusconi prova a giocare un ruolo da protagonista, tra riforme e scelta dei candidati sindaco per le comunali 2016. Mancano 8 mesi alle amministrative, ma il Cav sa che c'è bisogno di far sentire la sua voce, visto che gli ultimi sondaggi stimano il partito forzista sempre fermo al 10-11%, costretto a rincorrere la Lega di Matteo Salvini.
L'attivismo dell'ex premier, raccontano, ha un solo obiettivo: dare innanzitutto un segnale all'esterno e rivendicare la leadership nel centrodestra: io ci sono e resto in campo. Tradotto: Renzi, Salvini o chi per loro, dovranno fare i conti con me. E la dimostrazione plastica verrà data proprio domani, alla prova dell'Aula di palazzo Madama. L'assemblea dei parlamentari forzisti, che si sono dati appuntamento a mezzogiorno nella sala Koch del Senato, servirà, infatti, a Berlusconi per chiarire la linea sulle riforme.
Forza Italia, assicurano, sarà compatta nell'opporsi con convinzione al ddl Boschi, ma ancora non avrebbe deciso le modalità per manifestare la sua contrarietà: se votare o non partecipare al voto, restando nell'emiciclo, magari sui propri banchi con la scheda in mano, o uscendo dall'Aula. L'ultima parola, come sempre, spetterà al Cav.
