Hanno votato contro in Aula, facendo ballare una maggioranza che ora è ridotta all'osso. Ma i tre consiglieri M5S che hanno remato contro il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, a quanto apprende l'Adnkronos, rischiano ora di essere espulsi dal Movimento. La decisione non è stata ancora assunta in maniera definitiva, anche perché i numeri in comune sono sul filo e l'affaire rifiuti lungi dall'essere risolto. Ma per Giuseppe Grillotti, Alessandro Mazzacca e Sandra Pecoretti potrebbe scattare presto il 'cartellino rosso', rei di essersi sfilati, abbandonando Nogarin al suo destino e facendo diventare la vicenda Aamps un caso politico con eco nazionale. Oltretutto, viene spiegato da fonti qualificate, Nogarin nei giorni scorsi aveva informato i vertici del M5S -il direttorio, lo staff, Grillo e Casaleggio- della decisione di non ricapitalizzare la municipalizzata dei rifiuti (azienda sulla quale grava un debito di 42 milioni accumulato dalle passate giunte a guida Pd) optando per il concordato preventivo. Una scelta, la sua, che aveva incassato il pieno appoggio dei due cofondatori del Movimento, che ora difendono a spada tratta l'operato del primo cittadino.
Nel mirino, invece, finiscono i tre consiglieri M5S, che ora rischiano di ritrovarsi fuori dal Movimento. E pazienza se Nogarin, a quel punto, dovrebbe tirare a campare con una maggioranza risicatissima, appoggiandosi sulle liste civiche per non restare impaludato. "Questi tre 'campioni' - commenta un parlamentare di prima linea - hanno messo a rischio un progetto che va al di là di Livorno. Noi puntiamo a governare il Paese con la stampa contro, loro hanno prestato il fianco a chi vuol far credere che non siamo in grado di farlo. Si tratta di un errore imperdonabile". Tanto che ormai l'espulsione sembrerebbe a un passo.