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Roma: stretta di mano tra Giachetti e Raggi sul palco Unirete

10 giugno 2016 | 17.30
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Roma: stretta di mano tra Giachetti e Raggi sul palco Unirete

Stretta di mano tra Roberto Giachetti e Virginia Raggi sul palco di Unirete. È stato il candidato del Pd a salire sul palco a salutare la candidata grillina. Tra i due non c'è stato diretto: sul palco di Unirete i due candidati in corsa per il ballottaggio sono stati intervistati infatti separatamente da Giovanni Floris.

GIACHETTI - "Se Renzi viene al ballottaggio sono felicissimo però non dimenticate che c'è la mia faccia e quella della Raggi, ci sono due candidati sindaco, e come è del tutto evidente se vinco vinco io, se perdo perdo io", ha detto Giachetti entrando al palazzo dei Congressi sulle voci riguardo alla possibilità che Renzi resti fuori dalla campagna sul ballottaggio.

"C'è sempre chi applaude e chi fischia", ha aggiunto, durante l'intervista, riferendosi ai fischi che il premier ha ricevuto a Confcommercio. "Quando si sceglie c'è sempre qualcuno che fischia - ha proseguito - ma su Roma il tema Renzi non esiste: qui esiste un tema di una classe dirigente del Pd e del centrosinistra di cui mi prendo la responsabilità pur non avendo avuto a che fare con l'amministrazione". Alla domanda se sia in corso nel Paese un cambiamento di clima, Giachetti ha risposto: "Io penso che Renzi, che io ho appoggiato, ha fatto tante cose importanti, come l'abolizione dell'Imu, i posti di lavoro arrivati con il jobs act, Renzi ha scrocchiato un sistema che era impallato".

RAGGI - "Io continuo a ritenere che Renzi sia il premier, seppur premier non eletto, ma di tutti. Quindi ritengo che come premier abbia avuto un atteggiamento poco consono a scendere in campagna elettorale anche con atacchi personali diretti a me", ha detto Raggi. Capitolo Olimpiadi: "Ritengo che spesso i politici abbiano detto di sì perché dire sì attrae consensi. è facile dire sì con un sorriso e attirare consensi, è un po' piu' difficile dire no che, attenzione, significa 'non adesso'". "Non ho mai sentito un romano chiedermi delle Olimpiadi - ha ribadito- piuttosto mi chiedono come mai non passa l'autobus e come mai le strade sono devastate o le scuole se ne cadono a pezzi. Roma è una citta che deve partire oggi, otto anni non sono niente".

STADIO DELLA ROMA - "Per me si può fare se rispetta i limiti di legge, se la legge lo consente e se rispetta le previsioni della legge sugli stadi. Al momento il progetto definitivo non è stato integralmente depositato aspettiamo le carte e poi decidiamo", ha detto Raggi.

"Lo stadio viene fatto in base alla legge sugli stadi che non dà la possibilità all'amministrazione di scegliere il posto, scelta che spetta ai privati. Loro hanno scelto Tor di Valle, noi possiamo dire sì o no al progetto ma non possiamo dire 'fatelo da un'altra parte'", la posizione di Giachetti.

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