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Parisi lancia 'Energie per l'Italia', alternativa a Renzi e Grillo

18 novembre 2016 | 12.31
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Nasce un nuovo movimento politico di centrodestra. Lo annuncia Stefano Parisi durante una conferenza stampa a Milano. Si chiamerà 'Energie per l'Italia' e sarà "alternativo a Renzi e alla sinistra".

"Non sarà contro gli attuali partiti di centrodestra, ma per ricostruire la fiducia nel centrodestra" assicura Parisi. "L'onestà politica - spiega - è un tema centrale per l'opinione pubblica e sarà tra le principali guide del nostro movimento".

Un movimento che si rivolge al "grande popolo liberale e popolare che ha perso fiducia nel centrodestra". "Noi - sottolinea - siamo qui per ricostruirla quella fiducia, non siamo contro gli attuali partiti. Sarà un'offerta di profondo rinnovamento di idee e di persone".

Per Parisi bisogna "evitare il rischio che in Italia l'alternativa sia tra Renzi e Grillo perché oggi non c'è alternativa tra Renzi e Grillo".

"Non c'è necessità di fare l'ennesimo partitino, il nostro progetto è più ambizioso, coinvolgere tutta area liberale e popolare" evidenzia. A tal fine "abbiamo parlato anche con i vertici di Forza Italia, ma se qualcuno resiste e pensa che sia meglio lo status quo, vedremo che cosa fare alle prossime amministrative".

"Non abbiamo più tempo di fare mediazioni il cui risultato sono politiche nulle" dice durante la conferenza stampa. Il centrodestra, spiega, "deve decidere che cos'è". E "un confronto chiaro sulle cose da dire va fatto", perché "non possiamo andare a governare con l'ambiguità". "Io non litigo con nessuno - sottolinea - ma la non chiarezza è un problema".

"La nostra linea - rimarca ancora - è opposta a quella di Salvini, dunque o qualcuno cambia idea o sarà difficile fare coalizioni". A chi gli chiede se dunque sia impossibile trovare un accordo che riunisca tutte le forze di centrodestra, risponde: "Se le cose rimangono così, non c'è ombra di dubbio".

Parisi usa l'ironia per rispondere a chi gli chiede un commento sulla recente presa di distanza da parte del leader di Forza Italia che a lui aveva affidato l'incarico di rigenerare il centrodestra. "Tradito da Berlusconi? Non eravamo mica fidanzati!" replica a margine della conferenza stampa. Parisi chiarisce che con l'ex premier ha avuto "un rapporto libero, gli ho proposto un progetto di rinnovamento". Anche perché "Forza Italia, così com'è, non va avanti".

Questo progetto "all'inizio gli era piaciuto", o perlomeno "inizialmente mi sembrava lui appoggiasse", ma "evidentemente ha avuto dei ripensamenti". Tuttavia, sottolinea, "io sono convinto che questo progetto non possa non destare l'attenzione di tutti coloro che in buona fede vogliono cambiare l'Italia". A chi, quindi, gli chiede se la sua sia una candidatura spontanea alla leadership di una nuova coalizione di centrodestra, risponde: "Dobbiamo dare una scossa a tutti, altro che leadership. Mi sono preso la responsabilità" di avviare un percorso importante "non perché voglio prendere il posto di qualcuno, ma per dire la verità agli italiani". Quello "a cui sono interessato è parlare agli italiani, le operazioni di Palazzo mi interessano poco ".

Quanto al referendum del prossimo 4 dicembre "voterò no, ma non per cacciare Renzi - precisa Parisi - Renzi ha commesso l'errore di spaccare in due il Paese" e "pensiamo che debba andare via con elezioni democratiche". Inoltre, "se vince il 'si', oltre a rischiare una forte instabilità per il Paese, rischiamo anche che qualcuno che si eccita ci porti a votare con l'Italicum, con il risultato che tra otto mesi avremo Grillo a palazzo Chigi".

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