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Caos Roma, veto di Grillo su Mazzillo: "Non sarà vicesindaco"

(Xinhua)
(Xinhua)
19 dicembre 2016 | 16.06
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Non sarà Massimo Colomban, uomo di fiducia della Casaleggio associati, il vicesindaco di Roma. Ma, con ogni probabilità, non sarà nemmeno Andrea Mazzillo, assessore al Bilancio dato da molti in corsa e benvisto anche dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. A quanto apprende l'Adnkronos, infatti, sul responsabile del Bilancio graverebbe il veto di Beppe Grillo, che avrebbe rassicurato nelle ultime ore i suoi su un nome che aveva diviso i 5 Stelle già quando era arrivata la nomina al Bilancio, nell'ottobre scorso.

All'epoca su Mazzillo erano sorti parecchi malumori soprattutto per il suo passato nel Pd. Ma a difenderlo era intervenuto lo stesso Grillo: 'anch'io ho avuto la tessera del Pd, non è un reato', aveva tagliato corto il garante del Movimento. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata e Grillo, 'scottato' dal caso Marra, non vuole che si creino nuove tensioni nel Movimento. "Non sarà Mazzillo", ha dunque tagliato corto con chi, nelle ultime ore, lo pregava di evitare una nomina sgradita a molti nei Palazzi romani ma, al contrario, benvista dalla sindaca. Che ora potrebbe ingaggiare un nuovo braccio di ferro: questo il timore di molti nelle file del M5S.

Grillo, che ieri ha iniziato un giro di telefonate con i consiglieri per uscire dall'impasse e arrivare alla nomina tempestiva del nuovo vicesindaco, sarebbe molto infastidito per i dissidi interni che vedono il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio di nuovo nel mirino.

Chi lo ha sentito lo descrive indispettito e giù di morale, ma anche arrabbiato perché quel 'decido io, se ci sono delle responsabilità prendetevela con me', il più delle volte non è servito a placare gli animi e far rientrare le divisioni. Ma ora il punto è un altro: dare un segnale su Roma e fare in fretta.

Per questo, a quanto si apprende, questa potrebbe essere una settimana decisiva per dare il via ad altre nomine - forse già a partire dalle prossime ore - e riempire la caselle mancanti in giunta. Ma anche, si ragiona tra Milano e Genova, per dare via a iniziative che diano il segnale che Roma va avanti e si lascerà questa storia alle spalle.

Sotto traccia, però, restano i timori per l'evoluzione delle indagini ed eventuali novità sul fronte giudiziario. Che potrebbero coinvolgere anche la prima cittadina, che stamattina, interpellata dai giornalisti, ha risposto che valuterà il da farsi nel caso in cui dovessero arrivare degli avvisi di garanzia.

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