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Berlusconi 'insolvente', decreto ingiuntivo per oltre 1 milione di euro

13 gennaio 2017 | 19.49
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(Fotogramma)
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Un decreto ingiuntivo da oltre un milione di euro. A tanto ammonta il debito che Silvio Berlusconi dovrà pagare per una serie di fatture inevase a un suo fornitore, la società '2 B Team Group srl', che negli anni passati aveva gestito la comunicazione dell'ex premier. Secondo quanto si legge nel provvedimento che è stato notificato in questi giorni al Cav dal Tribunale civile di Roma, si tratta di un credito risalente al 2014, inizialmente di quasi 847mila euro, poi arrivato alla cifra di 1 milione 271 mila (maggiorata della percentuale di legge), mai saldato fino ad ora.

''Nel mese di dicembre del 2016 -spiega all'Adnkronos l'amministratore di '2 B Team Group srl' Cristian Casella- il Tribunale di Roma ha riconosciuto che i debiti di Fi verso la nostra società sono trasferiti in capo al suo presidente, Berlusconi. Pertanto, in base all'articolo 38 del codice civile, i giudici hanno riconosciuto che Berlusconi è responsabile in solido per tutti i debiti relativi alle attività svolte dal sottoscritto e dalla nostra società in favore dell'ex premier".

"Il decreto ingiuntivo da oltre un milione di euro notificato al presidente Berlusconi qualche giorno fa -sottolinea Casella- ci fa ben sperare per quanto riguarda il risarcimento di tutti i danni causati alla nostra società, alla sua controllata 'Service Blu srl', ai soci e ai collaboratori, che per molti anni ci hanno assistito con grande cura e la massima dedizione''.

Il debito di oltre un milione di euro è certificato nell'ultimo bilancio di Fi e non è stato onorato, perchè il partito ha dichiarato di non avere liquidità disponibili in cassa. Nella relazione gestionale al rendiconto chiuso il 31 dicembre di 3 anni fa (precisamente nella sezione 'Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio finanziario 2015'), si legge, infatti, che ''nel corso dei primi mesi del 2016 sono pervenuti diversi atti di pignoramento promossi da fornitori del Movimento di Fi, che hanno ridotto in modo sensibile le risorse disponibili''. E l'importo di ''gran lunga più rilevante riguarda un debito verso un unico fornitore per complessivi 847mila 636, 28 euro, riferito a fatture da questi emesse, oltre ad oneri reclamati nel relativo atto di precetto''.

L'ammontare pignorato, si precisa ancora nella relazione, "maggiorato della percentuale di legge, ha raggiunto poi la somma di 1 milione 271mila 464 euro''. Proprio mercoledì scorso Berlusconi aveva lanciato l'allarme conti di Fi. Da quando sono stati chiusi i rubinetti del finanziamento pubblico, complice la crisi economica, il partito azzurro è alle prese con i debiti, specialmente quelli verso i fornitori. E deve far fronte a vari pignoramenti di beni e crediti appartenenti a terzi.

In particolare, c'è quello della '2 B Team Group' che non è stato onorato per mancanza di risorse. Il credito, riconosciuto dal Tribunale di Roma, spiega Casella, ha costretto la società a licenziare tutto il personale e a chiudere i battenti nel 2015.

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