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D'Alema e la (non) risposta a Renzi: "Non vorrei alimentare ossessioni"

27 febbraio 2017 | 16.59
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(Fotogramma)
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"Hanno già risposto in tanti, non vorrei alimentare ossessioni". Lo ha detto da Genova Massimo D'Alema presidente della Fondazione Italianieuropei prima dell'incontro alla sala Cap in programma nel pomeriggio. D'Alema ha risposto ai cronisti commentando le ultime affermazioni di Mattero Renzi sulla scissione del Pd.

"Per creare una grande forza di centrosinistra deve essere ridimensionato il ruolo del rottamatore. E' stato il rottamatore a rompere tutto. Non siamo stati noi. Ha distrutto il Pd, lo ha svuotato di contenuti democratici e ne ha completamente svilito l'ispirazione ideale e politica", ha poi attaccato D'Alema, parlando della scissione Pd durante l'intervista all'emittente televisiva ligure Primocanale.

"Vorrei parlare dei problemi seri - ha continuato -. Non c'è nulla di personale tra me e Renzi, ci sono di mezzo i grandi problemi del Paese. E' una 'guapperia' di Renzi a cui io non sono interessato. Dovrebbe rispondere di come ha governato il Paese".

"Ha promesso - ha spiegato D'Alema - una bellissima legge elettorale e la Corte Costituzionale gliela cancellata con un tratto di penna perché illegittima. Ha fatto questa bellissima riforma del Jobs act, che sta producendo disoccupazione e licenziamenti. Ha fatto una riforma che ha chiamato Buona scuola. Un bilancio molto negativo".

"Mentre è in corso in Europa una modesta ripresa economica - ha proseguito - l'Italia risulta penultima nell'eurozona. Quando dicono che grazie alle riforme di Renzi abbiamo ripreso a correre veniamo presi in giro".

"Le persone che stanno male - ha concluso - si sentono prese in giro. Non dico sia tutta colpa di Renzi ma lui ha governato il Paese e le forze che hanno governato da tre anni non hanno segnato la svolta che era stata annunciata e che tutti aspettavamo".

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