Il sindaco di Lazzate, comune della provincia di Monza-Brianza, sarà accompagnata coattivamente al processo in corso a Milano che vede tra gli indagati Umberto Bossi, il figlio Renzo e l'ex tesoriere Francesco Belsito, per la gestione 'familiare' di fondi destinati alla Lega. Lo ha deciso il giudice dell'ottava sezione penale del Tribunale di Milano, Maria Luisa Balzarotti che in mattinata, dopo aver dato il via ad una nuova udienza del processo, si è ritrovata con l'aula 'disertata' da tutti i testi citati, sindaco di Lazzate compresa.
Loredana Pizzi sarà quindi 'accompagnata' all'udienza fissata per il 13 marzo, sempre che non decida di presentarsi spontaneamente, anche perché ha già 'saltato' un'udienza, quella del 14 dicembre, senza vantare alcun legittimo impedimento, ha riassunto il giudice in aula. Secondo il legale dell'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, l'avvocato Alberto Ramin, che l'ha citata come teste e che invano ha detto di averla cercata anche per l'udienza di oggi, Pizzi "sta dimostrando chiaramente di essere recalcitrante".
Dei 4 testi convocati oggi in aula non c'era nessuno, nemmeno l'ex 'pasionaria' Rosi Mauro, anche lei già citata anche in precedenza ma che, a quanto emerge, non avrebbe una residenza. Per lei il giudice ha disposto che sia il pm Paolo Filippini ad "assumere tutte le informazioni necessarie" e a provvedere alla sua citazione "previo accertamenti della polizia giudiziaria" in vista della prossima udienza.
