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Berlusconi a chi ha debiti con Forza Italia: "Non vi ricandido"

04 aprile 2017 | 17.19
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Silvio Berlusconi (Fotogramma)
Silvio Berlusconi (Fotogramma)

Stavolta Silvio Berlusconi fa sul serio. Chi non pagherà il dovuto a Forza Italia, ovvero gli 800 euro mensili, l'una tantum annuale di mille euro e il contributo di 25mila euro per la campagna elettorale delle ultime politiche, decadrà automaticamente dagli incarichi di partito e non sarà candidato alle prossime elezioni. Nel mirino ci sono le quote mensili inevase pregresse, relative al triennio 2014-2016, più quelle del 2017 in scadenza a giugno.

L'input da Arcore è categorico, non sono ammesse deroghe. Con una lettera inviata il 31 marzo scorso a tutti gli eletti azzurri il tesoriere unico Alfredo Messina è tornato a lanciare l'allarme sui conti in rosso, dovuto per lo più ai tagli al finanziamento pubblico dei partiti, ribadendo il pugno duro nei confronti degli insolventi (il buco in bilancio è di circa 6 milioni di euro): ''Lo stato di insolvenza rimane grave'' e si espone il partito al ''rischio di paralisi''.

Quanto al 2017, l'esponente azzurro avverte che la raccomandazione a mettersi in regola è caduta quasi del tutto nel vuoto: ''Con vivo rammarico faccio presente che nel bimestre gennaio-febbraio 2017 solo il 40% dei parlamentari e il 10% dei consiglieri eletti ha finora provveduto ad erogare i corrispettivi mensili dovuti''. Messina ricorda poi che ''i costi di funzionamento non possono essere ulteriormente ridotti, cosicchè l'unica via è quella di riequilibrare le entrate''.

(Adnkronos) - ''In linea con la delibera del Comitato di presidenza riunitosi il 18 gennaio scorso -scrive Messina- questa amministrazione ha svolto un intenso lavoro per definire la posizione di ciascun parlamentare e consigliere eletto di Fi". Il "lavoro di esame e di validazione'' dei documenti presentati da deputati e senatori ''è al termine, sicchè nei prossimi giorni saremo in grado di trasmettere al Comitato di presidenza la situazione rettificata e definitiva di ciascuno, perchè siano assunte le conseguenti determinazioni. Sin d'ora tuttavia posso anticipare che lo stato di insolvenza rimane grave".

Da qui l'invito a mettersi subito in regola tramite bonifico bancario: ''Ricordo che dal mese di gennaio corrente anno si sarebbe dovuta riattivare la corresponsione dei contributi mensili e che entro il mese di giugno dovrà essere versata la quota di adesione 2017 a Fi. A tal fine troverete allegate le coordinate bancarie''.

Messina conclude la lettera con un nuovo appello ai 'cattivi pagatori': ''Mi permetterete di chiedere a coloro che persistono nella posizione di parziale o di totale insolvenza se siano consapevoli che il movimento rischia la paralisi, e se ritengano sia equo e leale che solo alcuni debbano farsi carico per tutti di tenere in vita la struttura di Fi''.

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