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Salvini apre al Pd, ma è subito no

09 marzo 2018 | 12.57
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(Fotogramma)
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Matteo Salvini apre ai dem ma incassa subito un no. "Nel Pd spero siano a disposizione - dice - per dare una via d’uscita al Paese, a prescindere da chi uscirà dalle primarie". "Se tutti dicono che al centro c’è il lavoro, su questo - assicura - noi abbiamo una proposta concreta e realizzabile".

A stretto giro arriva la replica netta di Ettore Rosato: "Il nostro senso di responsabilità è stare all'opposizione. Il senso di responsabilità di chi ha vinto è quello di avanzare una proposta di governo. La Lega non si nasconda dietro a pretesti e costruisca le condizioni per un governo con chi ha i suoi stessi programmi e toni".

Secondo il segretario della Lega, "o il governo può governare o la parola torna agli italiani". Lo sottolinea in occasione di una conferenza stampa a Milano, spiegando di credere "poco ai governi tecnici e governi a tempo per fare una o due riforme". Per il leader del Carroccio la strada da seguire è quindi quella di un esecutivo politico. O, in alternativa, il ritorno alle urne.

Salvini mette poi l'accento sulla legge elettorale. "Una legge - dice - che preveda il premio di maggioranza la farei domani mattina. Qualcuno non ha voluto il premio di coalizione". "Avevamo già proposto il premio di maggioranza - ricorda - Il Mattarellum avrebbe dato un esito più certo di queste elezioni". Si è scelto questo sistema di legge elettorale che è "comunque meglio del proporzionale puro proposto dai 5Stelle, che avrebbe creato caos".

A chi gli domanda di una possibile convergenza con i 5Stelle su Def e manovra, Salvini risponde: "Non proporremo il reddito per chi sta a casa ma un reddito per chi crea e offre lavoro. Non siamo per l’assistenza, ma per la crescita". "Il voto della Lega al Sud non è di assistenza né di clientela, ma di chi dice 'abbassa le tasse e fammi lavorare'. Non è della gente che chiede assistenza" aggiunge.

Poi, a chi gli chiede se sia contrario ad affidare una presidenza al M5S, replica: "Perché dovrei essere contrario? Sarà mio dovere chiamare tutti i segretari per proporre una gestione condivisa, democratica e rispettosa del voto popolare. Qualcuno che rappresenti quello che gli italiani hanno votato. Noi faremo le nostre proposte. Vediamo se gli altri hanno nomi e cognomi, io non parto da nomi e cognomi ma parto dalla scelta degli italiani di domenica".

MANOVRA ALTERNATIVA E MENO TASSE - Salvini annuncia una manovra "alternativa", con "meno tasse". "Stiamo lavorando. Entro aprile, qualunque sia il governo, c'è una manovra economica da preparare" risponde il leader della Lega a chi gli domanda, a margine dell’incontro con i parlamentari neoeletti a Milano, su quali punti programmatici ritiene di voler chiedere sostegno.

"Leggo che Bruxelles vuole nuove tasse, noi presenteremo - spiega - una manovra alternativa fondata sul contrario: meno tasse. E a Bruxelles saranno contenti perché tutti sono contenti se l'Italia cresce".

"Io dialogo con tutti - sottolinea poi - mi hanno chiesto di dialogare con tutti e dialogo con tutti: poi c'è un programma scelto dagli italiani quindi più che dialogare con Salvini bisognerà scegliere l'idea d'Italia".

DI MAIO - Intanto, a quanto si apprende da fonti M5S, Luigi Di Maio avrebbe così commentato, durante la riunione con i neo eletti 5 Stelle, l'ipotesi di un'alleanza di governo tra Partito democratico, Lega e Forza Italia: se succede "ci mangiamo i pop corn".

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