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Ira Pd su M5S pigliatutto

28 marzo 2018 | 16.30
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Anna Rossomando rischia di essere l'unica esponente a rappresentare il Pd nell'ufficio di presidenza di una Camera. Di Palazzo Madama, nel caso in questione. A Montecitorio infatti i dem minacciano di non accettare alcun ruolo, se i patti non verranno rispettati: "Ci vogliono dare un segretario d'aula? Anche no, grazie. Sarà la prima volta che il secondo partito non è rappresentato negli uffici di presidenza delle Camere".

I 'patti', secondo il Pd, erano questi: "I 5 Stelle avevano detto che avrebbero dato al Pd due vicepresidenze, una alla Camera e una al Senato. Mentre Giorgetti ci aveva detto che avremmo avuto un questore. Si sono rimangiati la parola". Dagli incontri di oggi tra i capigruppo Pd e M5S, infatti, sarebbe uscito un nuovo schema: "Ci chiedono di votare il loro questore perché diventi questore anziano della Camera in cambio della vicepresidenza. Ma i patti non erano questi", dice un big renziano.

Nelle prossime ore si vedrà se ci saranno le condizioni per arrivare ad un accordo. E comunque, si fa notare nel Pd, se non si dovesse raggiungere un'intesa tra le forze politiche sarebbe compito di Roberto Fico intervenire: "Il presidente della Camera non può solo auspicare un'intesa ma si deve anche adoperare...".

E' sulla vicenda è intervenuto anche Maurizio Martina: "La presenza del Partito Democratico nelle presidenze di Camera e Senato con funzioni di rappresentanza e controllo è una questione democratica e dovrebbe riguardare tutti. Siamo il secondo partito del Parlamento e rappresentiamo milioni di elettori che non hanno votato destra e 5 stelle. La nostra funzione non può essere svilita né la nostra presenza in questi organi fondamentali parlamentari può essere condizionata da contropartite di altri e su altre responsabilità".

Le tensioni sugli assetti istituzionali delle Camere porta acqua al mulino di chi nel Pd non ne vuole sapere di eventuali accordi con i 5 Stelle. Da Matteo Renzi in giù. E sempre Martina, in serata, ufficializza la voce che già correva in ambienti parlamentari dem: il Pd non andrà alle pre-consultazioni dei 5 Stelle. "Il Pd di certo non parteciperà a nessun incontro sui programmi con altri in questi giorni. Noi attendiamo con rispetto prima di tutto le consultazioni del Presidente della Repubblica".

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