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Lega: "Berlusconi apra a governo con 5S"

08 maggio 2018 | 12.59
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(Fotogramma)
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"Credo di sì". Questa la risposta del capogruppo leghista alla Camera, Giancarlo Giorgetti, a chi gli chiede se un eventuale voto di Berlusconi a favore del governo 'neutrale' proposto ieri da Mattarella, determinerebbe la fine dell'alleanza di centrodestra. "Ci sarebbe un grosso problema in questo caso", sottolinea Giorgetti.

"Berlusconi speriamo che faccia un gesto di responsabilità, per permettere la nascita di un governo politico", aggiunge il capogruppo leghista per il quale serve trovare "una forma di coinvolgimento di Forza Italia che sia compatibile con la presenza del Movimento Cinque Stelle".

BERLUSCONI IRRITATO DA PRESSING LEGA - Adesso mi ha proprio stancato... Silvio Berlusconi viene descritto sempre più insofferente da coloro che hanno avuto modo di avvicinarlo. E l'obiettivo dell'insofferenza, esplicitata dalle parole che gli sono state sentite dire, sarebbe l'alleato Matteo Salvini, che gli appare troppo deciso a far partire un esecutivo Lega-M5S. Un'opzione sancita dall'auspicio di un passo costruttivo del Cav espresso da Giorgetti.

In altre parole: farsi da parte, sia pure con tutte le garanzie, compresa una qualche forma di coinvolgimento azzurro nella squadra di palazzo Chigi. Al momento, però, l'umore dell'ex premier sarebbe tutt'altro che rinunciatario, specie in mancanza di una caduta delle pregiudiziali pentastellate nei suoi confronti. E vedrebbe come male minore la nascita di un governo neutrale secondo l'indicazione del Capo dello Stato, per poi andare al voto a fine anno.

Il problema è che Fi, nel frattempo, sarebbe tutt'altro che monolitica e attende di capire la direttrice di marcia. Anche fra alcuni dei suoi consiglieri si fa strada l'ipotesi di non mettersi di traverso rispetto a un governo giallo-verde. Ma con tutte le cautele del caso, perché l'intima convinzione dell'uomo sarebbe di tutt'altro genere. "Stiamo provando a fargli cambiare idea, ma al momento sembra difficile", è la frase che si lascia sfuggire alla Camera, con un collega, un deputato Fi molto vicino a Berlusconi.

Intanto a rispedire al mittente le richieste di Giorgetti ci pensa la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini: "Giorgetti si appella a Berlusconi per un gesto di responsabilità per permettere la nascita di un esecutivo? Beh, visto che il capogruppo leghista a Montecitorio ha un così buon rapporto con Luigi Di Maio, chieda esplicitamente al leader del Movimento 5 Stelle di mettere da parte l'inaccettabile veto nei confronti di Forza Italia per far nascere subito un governo politico". "Da parte nostra, ed è sempre stato così, nessun pregiudizio nei confronti di nessuna forza politica", chiosa l'esponente azzurra.

Allo stesso modo Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, sottolinea: "La Lega mira a fare nascere un governo politico? Non abbiamo nulla in contrario, come abbiamo sempre sostenuto. Basta far cadere i veti dei Cinquestelle nei confronti di Forza Italia e di Berlusconi e si può passare immediatamente a scrivere un programma condiviso, se si riuscirà. E' molto semplice e l'amico Giancarlo Giorgetti lo sa benissimo". "Sul governo neutrale - aggiunge - la nostra posizione è stata già espressa e non cambia, riteniamo sbagliato un governo di non eletti e non lo appoggeremo".

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