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M5S, è festa di governo

02 giugno 2018 | 20.09
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(Fotogramma)
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Dalla protesta alla festa, dalla rabbia all'euforia. Piazza Bocca della Verità gremita di supporter grillini venuti da tutta Italia per celebrare la nascita del 'governo del cambiamento' di cui il M5S è azionista di maggioranza. Tricolori e vessilli del Movimento 5 Stelle colorano la piazza romana: l'appuntamento, voluto da Luigi Di Maio dopo l'iniziale stop del Colle all'esecutivo giallo-verde per via del caso Savona, ha subito un cambio di registro, trasformandosi da momento di protesta contro la scelta Quirinale a occasione per festeggiare l'approdo dei 5 Stelle al governo.

L'impeachment e le invettive contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono ormai un ricordo del passato. Sul palco della prima piazza filo-governativa della storia grillina (dietro il quale campeggia un tabellone con la scritta #IlMioVotoConta su sfondo tricolore), sfila la squadra di governo M5S, a partire dal leader Luigi Di Maio, vicepremier del governo Conte e superministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro. Con lui anche il garante Beppe Grillo, Davide Casaleggio e il resto dello stato maggiore M5S.

DI MAIO - "Noi qui festeggiamo il governo del cambiamento. Questa piazza era stata convocata in un momento di tensione. Sono stato io il primo a essere critico nei confronti del Presidente Mattarella. Ci siamo parlati, abbiamo trovato una soluzione insieme. Saluto lui e Fico, che ci ha dato una grande mano in questi giorni". A parlare dal palco il neo ministro e capo politico del Movimento, Luigi Di Maio.

"Senza Grillo - ha aggiunto - non saremmo mai arrivati fino a qui... Ieri c'è stato dato un potere nelle mani, quello di cambiare le cose. Il potere di utilizzare il potere per i cittadini e non per se stessi. Non sarà semplice. Non saremo quelli che si autocertificheranno i risultati. Non dovremo perdere il contatto con le persone, voi ci dovrete dire se avremo migliorato la qualità della vostra vita".

"Vi ridaremo le chiavi delle istituzioni -promette -. Conte rappresenta il nostro concetto di cittadino che entra nelle istituzioni. Oggi è il capo del governo di questo Paese. Abbiamo portato al governo il nostro vero leader, il programma del Movimento". Così Luigi Di Maio dal palco della manifestazione M5S.

CASALEGGIO - "Se siamo qui oggi è perché tutte le volte che ci hanno detto 'è impossibile', noi non gli abbiamo creduto. Perché tutte le volte che ci hanno detto 'siete destinati a sparire' noi li abbiamo ignorati. Perché tutte le volte che ci hanno detto 'inseguite utopie', noi abbiamo pensato che non ci fosse altro da inseguire. Ed oggi, qui, ne siamo la prova". Così Davide Casaleggio parla al popolo cinquestelle dal palco della manifestazione romana.

"In molti mi chiedono 'come avete fatto?'. Chi nel mondo ci guarda, si chiede come sia iniziato tutto questo e come sia stato possibile. La verità - dice ancora - è che abbiamo iniziato per combattere un'ingiustizia e difendere una persona che il sistema mediatico aveva deciso di allontanare. E nel dare la parola a questa persona, abbiamo dato la parola a milioni di persone".

"Ed allora - ha proseguito - quello che sembrava impossibile è diventato possibile. Impossibile riportare una persona isolata dal sistema mediatico a parlare al grande pubblico. Impossibile organizzare una manifestazione in piazza raccogliendo centinaia di migliaia di firme senza l'aiuto dei media, ma solo con la rete. Impossibile creare un movimento scegliendo i propri candidati online tra cittadini incensurati e liberi e, partecipare per la prima volta alle elezioni politiche, ricevendo un quarto dei voti del paese".

"Impossibile anche solo immaginare un ministro della democrazia diretta. Impossibile portare una forza politica, fino a pochi anni fa definita come 'altri' ad ottenere 11 milioni di voti diventando, oggi, forza di governo", ha aggiunto.

"Se siamo qui - ha ribadito - è soprattutto grazie alla grande partecipazione di tutto un MoVimento, alla volontà di cambiare in meglio questo Paese e a tutti quelli che hanno sempre dato senza pretendere per forza qualcosa in cambio. Credendo tutti insieme nel cambiamento, lo siamo diventati. Ora possiamo pensare a nuovi orizzonti".

"La consapevolezza dei propri diritti di cittadinanza digitale si sta alzando come una marea in giro per il mondo. Una nuova condizione che travalica i confini dello Stato e che appartiene a tutti noi. Un nuovo tipo di diritti e di strumenti che acquisiscono un valore quanto più è partecipato il loro utilizzo. Oggi gli strumenti per esercitare questi diritti non sempre sono accessibili, ma quando cominciamo ad usarli poi li pretendiamo. Proprio come quelli che abbiamo creato per Rousseau".

"Chi usa Rousseau - ha proseguito - non vuole più rinunciare a poter proporre o discutere le leggi, a scegliere i propri candidati, a creare iniziative sul proprio territorio. Il contratto di governo che abbiamo sottoscritto contiene un punto in questa direzione: 'introdurre il principio della cittadinanza digitale dalla nascita, prevedendo l'accesso gratuito alla rete internet per ogni cittadino'".

"Un primo passo verso il riconoscimento di una nuova serie di diritti che stiamo iniziando a scoprire anche grazie a Rousseau. Una piattaforma che continueremo a sviluppare sempre di più con la vostra partecipazione e che oggi si è aperta ad una nuova dimensione: la Rousseau Open Academy", ha sottolineato Casaleggio.

Per Casaleggio il palco diventa occasione per ricordare il padre Gianroberto, fondatore del Movimento: "Mio padre diceva che con significato, volontà e immaginazione si sarebbe potuto creare una nuova realtà che prima non sembrava possibile. Oggi ne abbiamo la prova. Oggi una stella in cielo brilla, grazie a tutti noi, più delle altre".

TAVERNA - "Ieri il Pd manifestava in difesa della Costituzione, roba da far girare Calamandrei nella tomba". Attacco frontale al 'nemico' da Paola Taverna, fra i big sul palco grillino. Poi l'elogio a Di Maio, "l'uomo che ha portato il M5S fino a questa giornata, è stato capace di fare un passo indietro e ha lasciato che il Paese potesse avere un'altra storia... Ogni volta che ci infangheranno e ci diranno che non ce la possiamo fare ci sarà una piazza che risponderà 'ce l'abbiamo già fatta'".

RAGGI - "E stata lunga, abbiamo fatto un percorso lunghissimo. Il Movimento ha conquistato Roma ed è stato il primo passo. Oggi è nato il governo del cambiamento. E' una cosa che abbiamo sognato tutti e la stiamo toccando". Così Virginia Raggi ricorda quanto "questi due anni sono stati lunghi e difficili. Hanno descritto Roma come l'inferno in terra, è stato gettato fango sui romani per impedire che il Movimento andasse al governo del Paese". "Nonostante tutto ci siamo - ha detto ancora - Non si può vincere contro chi non si arrende mai e noi non ci siamo mai arresi".

"Roma ha iniziato a invertire la rotta, ha iniziato a risparmiare e oggi abbiamo finalmente soldi da investire in appalti. Roma non è più 'ladrona'", ha aggiunto la sindaca pentastellata.

"Siamo riusciti a far inserire nel governo un intero paragrafo per Roma Capitale. Io non voglio chiedere soldi ma competenze. Voglio competere con le altre capitali con gli stessi poteri", ha rimarcato poi la prima cittadina della Capitale.

BRAMINI - "Ringrazio Luigi... La nostra bozza di legge è già pronta, verrà presentata in settimana. Prevede di mettere mano alla legge 119 del 2016 per eliminare l'articolo che ha consentito che io e la mia famiglia venissimo sloggiati con la forza. Questo articolo deve assolutamente sparire. Dovremmo anche rendere impignorabile la prima casa. Sono convinto che da oggi lo Stato lo avremo a fianco come un amico". Sul palco della manifestazione M5S interviene anche l'imprenditore Sergio Bramini, scelto da Di Maio come suo consulente al Mise.

"Ieri - ha spiegato Di Maio presentando Bramini al popolo cinquestelle - ho prestato giuramento come ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro. Sergio Bramini è un imprenditore che in questi anni vantava un credito con lo Stato, che non lo ha pagato. Questo ha causato il fallimento della sua azienda. Lo Stato gli ha pignorato anche la casa".

"Non c'è bisogno di fischiare, da oggi lo Stato siamo noi", ha rimarcato Di Maio stoppando i fischi della folla mentre raccontava la storia dell'imprenditore. "Sergio verrà a lavorare con me per elaborare una legge per aiutare tutti gli imprenditori di questo Paese", ha aggiunto Di Maio.

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