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Aquarius, mano tesa dalla Spagna

11 giugno 2018 | 11.45
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(Afp)
(Afp)

Aquarius sbarcherà a Valencia. I 629 migranti a bordo della nave verranno infatti accolti nel porto spagnolo, ad annunciarlo nel pomeriggio, il neo premier Pedro Sanchez: "E' nostro dovere contribuire ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone". L'annuncio è arrivato mentre sulla vicenda era in corso un braccio di ferro tra Italia e Malta. Stando agli aggiornamenti che arrivano da Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee Germania, la nave si trova ora in attesa di una comunicazione ufficiale dai centri di coordinamento italiani o spagnoli.

L'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, aveva lanciato un appello ai governi coinvolti per consentire uno sbarco immediato. Anche la Commissione europea aveva chiesto che i migranti fossero fatti sbarcare "il prima possibile". Nel pomeriggio finalmente il passo avanti della Spagna.

MSF - "Abbiamo appreso dai media che il primo ministro spagnolo Pedro #Sanchez ha offerto #Valencia come porto di sbarco per la nave #Aquarius. Non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito da parte dei centri di coordinamento dell’Mrcc di Italia o #Spagna". E' quanto si legge in un tweet sull'account di Medici senza frontiere Italia. Stessa segnalazione dall'account Twitter di Sos Mediterranee Germania: "Aggiornamento 1. Aquarius è ancora in standby tra Malta e Italia. Non sono state fornite ulteriori istruzioni o assegnato un porto sicuro. Le 629 persone soccorse sono a bordo da quasi due giorni".

CONTE - "La Spagna accoglie l'Aquarius, avevamo chiesto all'Europa un gesto di solidarietà, di farsi carico" del problema dei flussi migratori "e non lasciarci soli. Il gesto fatto" dagli spagnoli "va in questa direzione, non posso non ringraziare le autorità spagnole per aver accolto il nostro invito". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ad Accumoli, commenta la decisione della Spagna. Il premier ha quindi rivolto un ringraziamento speciale ai ministri Danilo Toninelli e Matteo Salvini, in prima linea nella gestione di questa emergenza.

"Sin da ieri - ha aggiunto - abbiamo affiancato all'Aquarius due motovedette, affinché la vicenda venisse gestita in assoluta sicurezza". "Abbiamo assicurato dal primo momento soccorso e intervento sanitario - va avanti - intervento medico e approvviggionamento. Ci siamo resi inoltre disponibili a prelevare donne in stato di gravidanza, bambini o persone che mostrassero segni di disagio, ma nessuna notizia in questo senso è arrivata dall'Aquarius".

"La vera emergenza - ha poi sottolineato il presidente del Consiglio - è la gestione dei flussi migratori. Noi abbiamo chiesto una modifica del regolamento di Dublino in direzione di un'Europa solidale ed equa nella ripartizione dei flussi migratori. Ho un incontro con Macron venerdì e lunedì con Merkel", annuncia Conte.

Si tratta di due impegni "fissati e a cui andrò ben volentieri. Continuerò a chiedere con forza la modifica del regolamento di Dublino". A chi gli chiede se non sia stato innescato un braccio di ferro sulla pelle dei migranti, "non mi interessano le polemiche - risponde - operiamo" per cambiare le cose.

MALTA - Da Catania, la presidente di Malta, Marie-Louise Coleiro Preca, ha affermato che "Italia e Malta sono due Paesi confinanti dell’Europa e devono lavorare insieme per i flussi migratori e non fare polemiche tra di loro. Noi siamo uniti e dobbiamo continuare ad esserlo. Questo è un impegno non soltanto della politica ma dei cittadini maltesi e italiani".

"Ringrazio il premier spagnolo Sanchez per aver offerto accoglienza all'Aquarius dopo che l'Italia ha infranto le regole internazionali e ha causato una situazione di stallo", ha poi accusato in un tweet il premier maltese Joseph Muscat. "Malta - ha aggiunto - invierà nuovi rifornimenti alla nave. Dovremo sederci e discutere come evitare che una situazione simile si verifichi di nuovo. Questa è una questione europea".

PARLAMENTO UE - Il Parlamento Europeo discuterà dopodomani nella plenaria a Strasburgo dell'emergenza umanitaria nel Mediterraneo, evidenziata dal caso della nave Aquarius. Lo ha deciso l'Aula, accogliendo a maggioranza (212 a favore e 62 contrari) la proposta del gruppo dei Verdi/Ale e dei Socialisti e Democratici. Il dibattito, dedicato all'emergenza umanitaria nel Mediterraneo e alla solidarietà nell'Ue, si terrà quindi mercoledì 13 giugno.

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