Nove ore di paura, poi il sollievo. Il padre adottivo di Carlos Tevez, e non il papà naturale, è stato vittima di un sequestro lampo in Argentina. L'uomo è stato liberato probabilmente dopo il pagamento di un riscatto di 400.000 pesos (circa 36.000 euro) come riferisce il quotidiano Clarin.
Segundo Tevez è stato rapito all'alba di oggi nella località di Moron, ad ovest di Buenos Aires, e rilasciato nel primo pomeriggio, alle 13.40 locali. Inizialmente, i media locali avevano fatto riferimento al sequestro di Juan Alberto Cabral, padre naturale del giocatore. Nel corso della giornata, è stata fatta chiarezza sull'identità della vittima.
Segundo Tevez, in base alle ricostruzioni, al volante della propria Volkswagen Vento è stato fermato da 3 persone attorno alle 5 nella località ad ovest della capitale. Due ore più tardi, la vettura è stata ritrovata nella zona di Villa Devoto. Mentre il calciatore seguiva la vicenda da Torino, la famiglia avrebbe ricevuto due diverse telefonate, una a Buenos Aires e una nella zona metropolitana, con differenti richieste di riscatto. Nella seconda chiamata, in particolare, sarebbe stata indicata una cifra più alta e sarebbe stata confermata l'identità della persona sequestrata. Gustavo Galasso, legale dei Tevez, ha chiesto il silenzio dei media sulla vicenda. A quanto pare i malviventi inizialmente avrebbero cercato solo di impossessarsi dell'auto. Poi, una volta riconosciuta la vittima, potrebbero aver cambiato i propri piani. E' stato lo stesso legale, dopo quasi 9 ore ad alta tensione, ad annunciare l'epilogo della vicenda: "E' libero e sta bene".
