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Tonfo dell'Inter, Milan pari con il Cesena. Il derby è della Sampdoria

28 settembre 2014 | 19.08
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I sardi rompono il ghiaccio, conquistando i primi tre punti di questa stagione. Il match finisce con un rocambolesco 4-1 a favore degli ospiti. I rossoneri frenano ancora. Inzaghi: "Abbiamo giocato un calcio offensivo, penso che Berlusconi sia contento"

Delusione Daniel Osvaldo e Rodrigo Palacio (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Delusione Daniel Osvaldo e Rodrigo Palacio (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Il Cagliari scopre Zemanlandia e sbanca San Siro. I sardi rompono il ghiaccio, conquistano i primi tre punti di questa stagione e infliggono a un'Inter irriconoscibile il primo k.o. Finisce con un rocambolesco 4-1 a favore degli ospiti. La mano del tecnico boemo ora si vede, soprattutto dalla metà campo in su.

L'esplosione del Cagliari avviene in un primo tempo che ha dell'incredibile, con la difesa nerazzurra che sbanda paurosamente ed Ekdal che si scatena con una tripletta. Il festival del gol inizia già al 10': Nagatomo di testa lancia involontariamente Sau che a tu per tu con Handanovic non sbaglia l'1-0. L'Inter raddrizza le cose al 18', complice una dormita della difesa del Cagliari su una punizione battuta in modo fulmineo da Palacio: Osvaldo, tutto solo al centro dell'area, deve solo spingerla dentro. Tutto da rifare, quindi.

Al 34' Ekdal concede il bis firmando di piatto il 3-1 dopo un'azione travolgente di Ibarbo sulla destra. Il Cagliari può calare il poker al 43', quando l'arbitro Banti concede il rigore per un fallo di Vidic su Sau, ma dal dischetto Cossu si fa ipnotizzare da Handanovic. Il 4-1 arriva comunque prima dell'intervallo e la firma è ancora quella di Ekdal, che su calcio d'angolo approfitta dell'ennesimo black-out difensivo dell'Inter per festeggiare un'inaspettata tripletta. "Sono stato sempre convinto che questa squadra poteva giocare a calcio - ha detto tecnico del Cagliari, Zdenek Zeman - siamo venuti qui per farlo, per tre partite non ci siamo riusciti. Questa squadra ha dei valori speriamo di riuscire a migliorare e trovare continuità e intensità. Il problema del gol? Oggi abbiamo provato a giocarcela ed è andata bene". "Basta che si vince con l'Inter a Milano e significa che si può giocare ancora così...noi eravamo già retrocessi fino a ieri e oggi a San Siro con l'Inter, che ha ambizioni per lo scudetto, penso che abbiamo fatto meglio di loro, oltre ai gol. Speriamo di riuscire a ripetere queste prestazioni", ha proseguito Zeman a Sky

Il Milan pareggia invece sul campo del Cesena. "Io penso che oggi il presidente Berlusconi sia contento, perché il Milan ha giocato un calcio offensivo - dice il tecnico rossonero, Filippo Inzaghi -. Dispiace perché quel gol ci ha complicato la vita". "Il Milan da primi posti? Io non devo guardare a queste cose, da allenatore devo pensare a far crescere la squadra partita dopo partita. Secondo me lo stiamo facendo nonostante i due pareggi, chi ci viene a vedere magari rischia l'infarto, ma si diverte", dice Inzaghi ai microfoni di Sky. "Penso che Juve e Roma siano un gradino sopra a tutti e forse anche più di uno, ma con le altre possiamo giocarcela. Dobbiamo anche pensare da dove siamo partiti, con l'ottavo posto e le difficoltà. C'è lo spirito giusto, dobbiamo crescere ma dobbiamo dare tempo alla squadra. Siamo sulla buona strada, siamo al quarto posto. Stiamo tranquilli e pensiamo a crescere". "Avevamo in mano la partita -dice Inzaghi rileggendo la sfida contro il Cesena-, nel primo tempo abbiamo creato tantissimo e la squadra ha fatto tutto quello che ci eravamo detti. Secondo me abbiamo espresso un bellissimo gioco, nel secondo tempo ci siamo allungati troppo e in dieci con questo caldo è difficile vincerla. Dispiace, perché questo gol ci ha complicato la vita. Poi abbiamo pareggiato e avremmo anche meritato di fare il secondo".

E' invece della Sampdoria il derby della Lanterna vinto 1-0 dai blucerchiati. A decidere è un gol di Gabbiadini al 30' del secondo tempo quando la partita sembrava 'segnata' e proiettata verso un anonimo zero a zero.

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