I volti noti dello spettacolo invitano le tifoserie a evitare ogni tensione in occasione del match al San Paolo. Napoli-Roma senza tifosi ospiti. Garcia, Totti e Benitez: sia festa di sport
Uniti dalla passione calcistica e pronti a rifiutare ogni forma di violenza. A poche ore dalla partita che, domani allo stadio San Paolo di Napoli, vedrà contrapporsi gli azzurri di Benitez ai giallorossi di Garcia, i tifosi eccellenti, interpellati dall'Adnkronos, lanciano messaggi distensivi alle rispettive tifoserie. Parola d'ordine: no agli scontri e sì ad una competizione sana all'insegna della sportività. Soprattutto dopo la tragica fine del tifoso partenopeo Ciro Esposito, morto a Roma prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina del maggio scorso, drammatico motivo di tensione fra le tifoserie partenopea e capitolina.
"Tutto il Paese, compreso il mondo del calcio - dice Gigi Proietti, romanista doc - ha bisogno di calmarsi. C'è un po' di esasperazione dappertutto. Se per la prima volta il mondo del calcio desse un buon esempio ad altri ambienti, sarebbe una cosa meravigliosa".
Per Proietti, il Paese ha molto bisogno "di un esempio di buon senso che possa provenire anche dai tifosi. Arrivano ogni tanto notizie che ci fanno pensare che questa sia un'epoca fatta di scontri, di intolleranze. I semplici cittadini che non hanno ruoli istituzionali, come appunto i tifosi, devono cominciare a dare il buon esempio. A cosa servirebbe la violenza? Non è mai servita a niente. Rovinare una partita di calcio può essere nocivo sia per una squadra sia per l'altra. E poi la piazza serve per scopi più nobili", osserva Proietti.
Sul versante dei tifosi partenopei Silvio Orlando invoca una maggiore attenzione da parte delle società calcistiche: "Facciano di più. Questo è l'appello che mi sento di fare. Spero che domani la gente si goda lo spettacolo e che torniamo ad essere sereni rispetto a questi avvenimenti", auspica Orlando che torna a bomba sulla questione che gli sembra cruciale: "Io ero allo stadio nella fatidica partita Napoli-Fiorentina. Non ci vado mai e ci sono andato proprio quella volta. E penso proprio che le società calcistiche non abbiano davvero fatto nulla".
"Non sono andate a trovare la persona ferita, che poi è morta; non hanno speso niente; non hanno fatto alcuna manifestazione. E poi - sbotta - quella figura meravigliosa della mamma di Ciro Esposito poteva diventare una grande ambasciatrice. Sarebbe stato un modo nuovo di concepire il calcio. Ecco, le società calcistiche hanno davvero perso tutte queste occasioni".
L'attrice giallorossa Simona Marchini, dal canto suo, si rivolge direttamente ai tifosi. E, senza usare mezzi termini, lancia un appello "al cuore e alla coscienza delle persone. Se siamo dei veri tifosi, appassionati delle nostre squadre - sottolinea - facciamo in modo che queste siano un simbolo di solidarietà, amicizia e di entusiasmo sociale e non soltanto di scontro, che deforma il senso dello sport e della competizione".
"Amiamo, soffriamo, gioiamo tutti insieme - scandisce l'attrice - ma comportiamoci da veri appassionati, amici dello sport". Quanto invece all'esito finale della sfida del San Paolo, Marchini con ironia aggiunge: "Vinca il migliore... non posso dire il mio auspicio... pare brutto!".
L'attore napoletano Biagio Izzo vuole parlare "sia ai giallorossi sia ai napoletani". Per Izzo "lo sport è amore, gioia, è un gioco non è una guerra. Se veramente amiamo lo sport dobbiamo fare in modo di aiutarlo. Tutto dipende da noi".
L'attore spera così che la partita di domani "sia una festa e che ognuno possa avere la libertà di tifare per la propria squadra. In virtù di quello che è successo poco tempo fa, che è ancora una ferita aperta, dobbiamo dimostrarci maturi e all'altezza della situazione. Sia i romani sia i napoletani dimostrino di essere sportivi".
