La prevenzione e la diagnosi precoce nella cura del cancro rappresenta la modalità principale di intervento nella possibilità di modificare il decorso della malattia.
Effettuare uno screening periodico sulla popolazione a rischio potrebbe non essere sufficiente a ridurre i ritardi nella diagnosi; talvolta infatti, in caso di esito positivo, il paziente non effettua ulteriori esami di approfondimento diagnostico in grado di confermare o escludere la presenza della patologia, interrompendo così l’iter diagnostico.
Quando un paziente si sottopone ad un accertamento diagnostico non va sottovalutato il sopraggiungere di fattori emotivi quali ansia, paura, perdita di autostima, tristezza, incertezza sul da farsi e depressione, che attivano comportamenti di negazione o scetticismo, allontanando il paziente dalla possibilità di avere una diagnosi certa ed un eventuale trattamento.
In caso di diagnosi di una malattia è opportuno predisporre strumenti che fungano da supporto psicologico ai pazienti; talvolta, infatti, la comunicazione della diagnosi di una malattia, come ad esempio il cancro, porta un radicale cambiamento nello stile di vita del soggetto ed è spesso vissuto come un evento stressante.
Il ruolo degli operatori sanitari che seguono il paziente è anche quello di cogliere la situazione relazionale o intrapsichica, ascoltare e osservare con attenzione tutto ciò che la persona porta con sé, cercando di cogliere tutti i segnali verbali e non verbali che possano essere utili a fornire quel sostegno necessario ad un corretto adattamento.
La necessità di un sostegno psicologico nel periodo che intercorre tra la diagnosi e la terapia e l’esigenza all’ascolto con le possibili ripercussioni sull’esito dei trattamenti clinici sono i temi affrontati nell’articolo realizzato dal Prof. Burla e i suoi collaboratori del Dipartimento di Neurologia e Psichiatria dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”.
Il lavoro, che verrà pubblicato integralmente sulla rivista scientifica Prevention and Research (http://www.preventionandresearch.com/homepage.html), analizza e sottolinea il ruolo dell’operatore sanitario, il quale deve acquisire gli strumenti tecnici e soprattutto culturali per essere in grado di confrontarsi con situazioni critiche e stressanti.
AUTORI: Carli Antonella, Cinti Maria Elena , Arnaldi Daniela , Burla Franco - Neurology and Psychiatry Department , "Sapienza" University of Rome, Piazzale Aldo Moro 5, 00185, Rome, Italy
