In arrivo dal 27 agosto, il film prodotto da Leonardo Di Caprio e Ridley Scott, già vincitore del Festival di Roma. L'attore: ''E' la personificazione di ciò che l'America rappresenta''
''E' la personificazione di ciò che l'America rappresenta''. Christian Bale è il protagonista de 'Il fuoco della vendetta', il film già vincitore dell'ultimo Festival di Roma che arriva nelle sale italiane da mercoledì 27 agosto, in 250 copie distribuite da Indie Pictures. Abbandonati i panni di 'Batman', l'attore qui si mostra nel ruolo inedito di un vendicatore suo malgrado, trascinato in una spirale di violenza dalla via crucis a cui lo costringono un incidente e i suoi familiari.
Opera seconda di Scott Cooper, prodotta da Leonardo Di Caprio e Ridley Scott, la pellicola vede al centro della vicenda l'operaio Russell Baze (Bale), diviso tra il lavoro in fabbrica, le visite all'anziano padre morente, l'amore per la giovane compagna (Zoe Saldana) e lo sconfinato affetto per il fratello minore Rodney (Casey Affleck) reduce dalla guerra in Iraq e per sempre segnato dalle tragiche esperienze vissute al fronte. Russell sarebbe animato dalle migliori intenzioni ma la sorte gli consegna una serie di prove durissime: un incidente automobilistico, in cui provoca involontariamente la morte di una mamma e del suo bambino, lo porta in prigione e quando esce, dopo aver perso sia il padre che la fidanzata, scopre che anche il fratello, l'unico che ancora lo aspetta fuori dal carcere, si e' messo nei guai. Per vendicarlo Russell sarà disposto a tutto.
Cooper, alla sua seconda regia dopo 'Crazy Heart', ha definito il suo cast di "classe mondiale", a partire dalla scelta di Christian Bale. "Christian è un uomo preciso e riflessivo. Personalmente penso che questo sia il miglior lavoro della sua carriera. È il più profondo ed il più ricco ruolo che ha interpretato", ha affermato il regista.
Bale ha confessato di aver ricevuto questa sceneggiatura mentre era su un altro set ma di non essere riuscito a smettere di leggerla: "L'ho letta con il piacere e l'interesse con cui si legge un libro". L'attore e' rimasto subito colpito dalle caratteristiche del protagonista: "Un soggetto che rimane all'interno della sua comunità nonostante le difficili circostanze. E' la personificazione di ciò che l'America rappresenta. Il film parla di amore fraterno, così come l'amore per i luoghi in cui si è cresciuti e su ciò che è necessario fare quando tutto viene perso. Il progetto di vita di Russell poco a poco è andato svanendo. Ha gestito enormi responsabilità all'interno della sua famiglia da quando era molto giovane. Ed arriva il momento in cui e' costretto a riconoscere ciò che è veramente importante per lui". Della lavorazione, Bale ha aggiunto: "Abbiamo improvvisato un sacco di dialoghi. Una battuta l'ho rubata da un ragazzo locale, che mi ha detto, 'Non sono mai stato a est di Scranton'. Quella era la sua vita ed il suo mondo. Egli non era interessato ad altro. Nel bene e nel male".
