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Musica: Mannoia, canto la mia storia e tifo 5 Stelle ma Grillo vada via

27 ottobre 2014 | 16.47
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Per i suoi 60 anni la cantante pubblica il doppio cd antologico con tanti duetti, da Adriano Celentano a Claudio Baglioni, da Luciano Ligabue a Renato Zero, da Tiziano Ferro a Cesare Cremonini (guarda la videointervista).

Musica: Mannoia, canto la mia storia e tifo 5 Stelle ma Grillo vada via

"Ci ho pensato a lungo se fare un'antologia per i miei 60 anni. Poi mi sono risposta che me lo meritavo". Così Fiorella Mannoia introduce il suo 'Fiorella', un doppio cd antologico, in uscita oggi, con cui ha deciso di festeggiare i suoi 60 anni. Una raccolta, aperta dall'inedito 'Le parole perdute', che ripercorre i suoi 46 anni di carriera insieme ai tanti amici e colleghi illustri che ne hanno fatto parte, da Adriano Celentano a Claudio Baglioni, da Luciano Ligabue a Renato Zero, da Tiziano Ferro a Cesare Cremonini e tanto altri ancora.

"Per metterci dentro tutti gli album che ho fatto e tutte le collaborazoni di 46 anni -sorride Fiorella- non sarebbero bastati quattro cd. Di sicuro non ne bastava uno. Alla fine ne abbiamo fatti due: nel primo ci sono alcuni dei brani che sono stati scritti per me, molti di quelli più amati e qualcuno che non cantavo da molto tempo. Per alcuni di questi ho chiamato degli amici a cantarli con me: Laura Pausini per 'Quello che le donne non dicono', Enrico Ruggeri per 'La giostra della memoria', Daniele Silvestri per 'Il fiume e la nebbia'. Nel secondo cd ci sono i brani del repertorio di altri artisti che mi è capitato di cantare. Ed ho chiamato i 'legittimi intestatari' a ricantarli con me. E devo dire che mi hanno detto quasi tutti sì: ho iniziato con gli amici, da Renato Zero a Ivano Fossati. Poi ho chiesto via via agli altri ed hanno aderito tutti. Celentano che ricanta con me 'Un bimbo sul leone' proprio non me l'aspettavo: è stato un vero regalo. Insieme a quello di Dori Ghezzi, che non incideva nulla da quando è morto Fabrizio De Andrè e che mi ha toccata profondamente con la sua presenza in 'Khorakhanè'".

Così nel secondo disco ci sono anche 'Amore bello' cantata con Claudio Baglioni, 'La stagione dell'amore' con Franco Battiato, 'La paura non esiste' con Tiziano Ferro, 'Metti in circolo l'amore' con Ligabue, 'Cercami' con Renato Zero, 'Estate' con Giuliano Sangiorgi e molti altri brani. Due le assenze che Fiorella non avrebbe voluto: quella di Vasco Rossi in 'Sally' ("mi ha detto di no ma stava lavorando al suo disco, lui è un monumento probabilmente non voleva far uscire un duetto in contemporaneo con il suo nuovo album") e quella di Paolo Conte in 'Boogie' ("non ho avuto il coraggio di chiederglielo perchè per anni l'ho corteggiato senza successo perché scrivesse un pezzo per me e un altro rifiuto non l'avrei sopportato", ride).

Non rifarei Sanremo in gara ma farei volentieri un 'one woman show' in tv

A chi le chiede cosa pensi dei suoi colleghi che non vedono di buon occhio l'ondata di duetti e collaborazioni che sta vivendo la musica italiana, Fiorella risponde: "Io non sono affatto d'accordo. Io sono sempre stata favorevole alle collaborazioni. L'importante è avere la coscienza a posto e fare le cose che si è convinti di fare. Io mi faccio sempre guidare dalle canzoni. E quando una canzone mi è piaciuta non ho mai negato una collaborazione nemmeno ai colleghi più giovani, come Noemi, o apparentemente distanti da me, come Moreno. Alla mia età non ho più la spocchia. Anche se non nego di averne avuto in passato", ammette.

Quando le chiedono se riascoltando i suoi album abbia trovato cose che non rifarebbe o cambierebbe, l'artista risponde: "Che non rifarei non c'è nulla. Non rinnego niente di quello che ho fatto. Mentee cambierei, rifarei meglio o in maniera diversa praticamente tutto. Sono talmente cambiate le sonorità e i mezzi tecnici in 46 anni, che l'unico disco che terrei così com'è è l'ultimo. E infatti in questa raccolta abbiamo rifatto tutto", sottolinea. Una cosa che non rifarebbe è il Festival di Sanremo in gara con altri artisti: "Non mi va più di mettermi a farmi televotare". Mentre non le dispiacebbe essere protagonista di 'one woman show' che ripercorresse la sua carriera in tv: "Se me lo proponessero lo farei volentieri, magari con un po' di ospiti e una bella orchestra".

Dei suoi 60 anni (compiuti il 4 aprile scorso) e di come hanno cambiato il suo modo di vedere la vita, Fiorella la pensa un po' come il Jep Gambardella di 'La grande bellezza': "La cosa che non mi va più di fare è perdere tempo, perchè il tempo alla mia età è un bene prezioso. E l'altro cosa che non voglio più fare è dire di sì quando vorrei dire di no. Se uno non dice quello che pensa a 60 anni che campa a fare", sorride.

Appoggio i ragazzi del M5S e li seguo ma Grillo rovina tutto il loro lavoro

E infatti quando le si chiede un giudizio sulla notizia dell'incisione di 'Like a virgin' da parte di Suor Cristina, Fiorella risponde: "Io sinceramente credo che quella ragazza se non avesse avuto l'abito da suora non sarebbe arrivata nemmeno in finale a 'The Voice'. Ha una bella voce ma come tante".

Da sempre impegnata politicamente e da qualche tempo vicina al Movimento 5 Stelle, Fiorella non si tira indietro a dire la sua sull'attualità: "La cosa migliore che Beppe Grillo possa fare in questo momento per il bene del Movimento 5 Stelle è andarsene. Deve fare come un buon padre: lasciare andare i suoi ragazzi. Io sostengo i ragazzi del movimento e il loro lavoro in Parlamento perchè credo che siano dei validi 'cani da guardia' e l'unica reale opposizione in questo momento nel Paese. Ma purtroppo il grande lavoro di credibilità e contro le etichette che loro stanno portando avanti viene sistematicamente demolito dalle uscite di Beppe Grillo. Loro costruiscono per mesi e lui in dieci minuti distrugge. Sembra uno di quei genitori che vanno a vedere le partite di calcio dei figli e cominciano ad urlare ed inveire a bordo campo. Per questo mi auguro che faccia un passo indietro il prima possibile".

Non è migliore l'opinione che la cantante ha di Renzi: "Per me lui e Grillo sono due comici. E la sinistra che faceva riferimento a Berlinguer non esiste più, è morta per sempre". Quanto alla scelta tra piazza San Giovanni e la Leopolda non ha dubbi: "Io sto con chi era in piazza a San Giovanni", dice nella videointervista rilasciata all'Adnkronos.

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