La cantante 19enne napoletana in gara tra le Nuove Proposte, parla di "Io non lo so cos’è l’amore", il singolo con cui approda a Sanremo, e del percorso che l'ha portata fino al Teatro Ariston. "Il torneo ad eliminazione diretta tra le Nuove Proposte? È stato fatto per mettere più pepe nella gara"
di Antonella Nesi
"Forse io non so ancora cos'è l'amore nella sua totalità ma spero che in molti si possano riconoscere nei sentimenti che cerco di esprimere in questo brano: il desiderio di comprendere i primi tormenti, i primi errori, i primi dubbi". Così Rakele, la cantante 19enne napoletana in gara tra le Nuove Proposte, parla di "Io non lo so cos’è l’amore", il singolo con cui approda a Sanremo.
"Io non so cos'è l'amore" è una sintesi tra melodia italiana e sound internazionale. Una ballad vestita di sonorità elettroniche, che tratta la consapevolezza di quanto sia difficile poter affermare cosa significhi davvero amare, anche quando si è già vissuto un sentimento forte.
"Io non lo so cos’è l’amore" è stato scritto insieme a Bungaro, Cesare Chiodo e Giacomo Runco. Bungaro e Chiodo, dopo aver lavorato con le donne più importanti del panorama musicale italiano - quali Laura Pausini, Ornella Vanoni e Fiorella Mannoia - hanno deciso di puntare sul talento di Rakele e dare vita ad un progetto discografico di respiro internazionale, di cui la partecipazione al Festival rappresenta il punto di partenza.