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Musica: Beethoven fil rouge della stagione 2015-2016 di Santa Cecilia

31 marzo 2015 | 19.17
LETTURA: 6 minuti

Antonio Pappano sul podio dell'orchestra e del coro, in un calendario ricco di debutti e grandi maestri, passando per l'opera con 'Così fan tutte' e il mondo disneyano di 'Fantasia'. Dall'Ongaro: "Vogliamo che la musica fiorisca ovunque. Per noi è importante che sia un bene comune, del resto è una strana dea: più la ami, più le dai, e più ti dà in cambio"

Il presidente e sovrintendente di Santa Cecilia, Michele dall'Ongaro
Il presidente e sovrintendente di Santa Cecilia, Michele dall'Ongaro

Sarà Beethoven il fil rouge della stagione 2015-2016 dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, che prenderà il via il 3 ottobre con un programma che apre la strada a un progetto di ampio respiro. Il compositore di Bonn "è presente un po' ovunque, come nel ciclo 'Beethoven e i contemporanei', un progetto bellissimo e fortemente voluto da Pappano", ha spiegato il presidente e sovrintendente della fondazione lirica romana, Michele dall'Ongaro, nel corso della presentazione di oggi all'Auditorium Parco della Musica di Roma.

Presenti alla conferenza stampa anche il direttore musicale di Santa Cecilia, Antonio Pappano, il maestro del coro Ciro Visco, e l'assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio, Lidia Ravera, che ha espresso entusiasmo per la nuova stagione. "Pappano e la sua orchestra hanno una capacità incredibile di coinvolgere il pubblico - ha commentato l'assessore - io non posso che esprimere la mia estrema gratitudine per la perfezione e la bellezza della musica che non ha bisogno di didascalie".

La stagione 2015-2016 presenta un calendario straordinario, ricco di eventi, a partire dall'apertura con Pappano sul podio dell'orchestra e del coro di Santa Cecilia per dirigere, nello spazio di un mese, le nove sinfonie di Beethoven, accostando il compositore tedesco alla musica contemporanea italiana e a musicisti a lui coevi come Luigi Cherubini e Gaspare Spontini.

Francesconi, Cherubini, Sollima e Nieder si 'affiancano' a Beethoven

Il concerto inaugurale impaginerà, insieme alla Nona Sinfonia, una nuova commissione dell’Accademia di Santa Cecilia affidata a Luca Francesconi, compositore tra i più eseguiti nella scena internazionale, che presenterà in prima mondiale 'Bread, Water and Salt' su testi di Nelson Mandela. Il concerto successivo affiancherà, alla Seconda e alla Quinta sinfonia, l’ouverture da l''Olympie' di Spontini. Quella della 'Medea' di Cherubini, invece, sarà eseguita insieme alla Quarta e alla Settima sinfonia.

A fine ottobre sarà eseguita una nuova composizione affidata a Giovanni Sollima, 'Ludwig Frames', insieme alla Sesta e all'Ottava. Compositore di spiccata comunicativa, Sollima si accosterà a Beethoven partendo dai 'Quaderni di conversazione', i taccuini che il musicista utilizzava per comunicare, da quando la sua sordità si era seriamente aggravata. Una personalità compositiva differente è quella del triestino Fabio Nieder che nel concerto di novembre, insieme alla Prima e alla Terza sinfonia, presenterà una nuova pagina in cui all’interno della grande orchestra ricreerà gruppi cameristici eterogenei.

Un'incursione nel '900 americano, un secolo sostanzialmente diverso da quello europeo, aperto ad altri influssi, sarà l'indice tematico del concerto diretto a gennaio da Pappano e che impagina la sua suite di 'Fancy Free' di Leonard Bernstein con il Concerto per violino e orchestra di Samuel Barber, nell’interpretazione di Gil Shaham. Infine l’'Harmonielehre' che John Adams scrive nel 1985 ispirandosi e alludendo nel titolo ad alcuni trattati di armonia, in particolare a quello di Arnold Schoenberg e suddivisa in 3 movimenti: 'La liberazione', 'Deserto spirituale' e 'La grazia'.

Debutti e grandi maestri sul palco di Santa Cecilia

Ultimo appuntamento con Antonio Pappano e Beethoven, il 9 aprile, con un concerto fuori abbonamento: ospite Hélène Grimaud, impegnata nel Concerto per pianoforte n. 4. Subito dopo, la pianista francese, l’orchestra e il direttore, partiranno per una tournée che toccherà Parigi, Berlino, Hannover, Amburgo, Francoforte e Monaco.

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia farà spazio anche a molti giovani che si alterneranno accanto ai grandi maestri e solisti di acclarata fama, come Lionel Bringuier, attuale direttore principale della Tonhalle-Orchester Zürich. Al pianoforte, sotto la guida di Bringuier, siederà Yuja Wang impegnata nel Concerto n. 3 di Sergei Prokof’ev.

Altro debutto sarà quello dell’olandese Jaap van Zweden, cresciuto sotto l'ala maestra di Bernard Haitink. Con lui, Benedetto Lupo per il Concerto per pianoforte n. 25 K 503 di Mozart. Tornerà due volte Andrés Orozco-Estrada, con Webern, Zemlinsky, Strauss e Haydn. Sotto la direzione di Pablo Heras-Casado suona per la prima volta con l’orchestra il pianista statunitense Emanuel Ax, interprete del Concerto n. 2 di Beethoven.

A Santa Cecilia grandi ritorni tra cinema e opera

Annunciati anche due ritorni: il primo, quello di Juraj Valčuha - attuale direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai - che dirigerà il debutto a Santa Cecilia di Federico Colli, pianista bresciano, classe 1988, impegnato nel Concerto n. 3 di Rachmaninoff. Il secondo, Daniele Gatti, già direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia dal 1992 al ’97, che torna dopo sette anni di assenza, con un ciclo dedicato alle quattro Sinfonie di Schumann.

Musica e cinema si uniranno a gennaio in 'Disney Fantasia', un'occasione anche per i bambini di avvicinarsi alla musica. Sulle immagini del celebre film d’animazione del 1940, unite all’omonimo remake del 1999, suonerà dal vivo l’Orchestra di Santa Cecilia. A maggio invece Ennio Morricone sarà alla testa dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia con i suoi brani migliori, e, successivamente, Stephane Denéve leverà la bacchetta su 'Alexander Nevskij' di Prokofiev e alcune delle colonne sonore più celebri di John Williams.

Non poteva mancare in stagione l'Opera, che sarà rappresentata da una nuova produzione dell’Accademia di Santa Cecilia di 'Così fan tutte' diretta da Semyon Bychkov e, da Verdi con la 'Messa da Requiem' diretta da Manfred Honeck in occasione del Giubileo, che segue al successo della recente 'Aida' di cui il 19 ottobre uscirà l’incisione per la Warner Classics.

Giubileo e musica da camera

L'Accademia di Santa Cecilia dedicherà al Giubileo straordinario tutti i concerti di musica sacra. Oltre al 'Requiem' di Verdi, anche 'La Creazione' di Haydn, passando per Mozart, Stravinsky e Bach. Protagonisti anche il Coro dell'Accademia di Santa Cecilia, il Coro di Voci Bianche e la JuniOrchestra, che si esibiranno in una serie di concerti legati alla celebrazione dell'Anno Santo.

La stagione di musica da camera si inaugurerà invece il 21 ottobre con il recital del pianista russo Nikolaj Luganskij, che impaginerà un programma con Schubert e Cajkovskij. La scuola pianistica russa offrirà poi una successione di interpreti straordinari che vanno da Mikhail Pletnev a Daniil Trifonov, da Denis Matsuev a Yefim Bronfman, per arrivare ai vertici dell'Olimpo della tastiera: Grigory Sokolov e Krystian Zimerman.

"Vogliamo che la musica fiorisca ovunque. Per noi è importante che la musica sia un bene comune, del resto è una strana dea: più la ami, più le dai, e più ti dà in cambio", ha concluso il sovrintendente dall'Ongaro.

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