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Musica: l'energia di Lenny Kravitz sbarca stasera a Roma

27 luglio 2015 | 17.37
LETTURA: 5 minuti

Lenny Kravitz (Foto di  Roberto Finizio, Infophoto) - INFOPHOTO
Lenny Kravitz (Foto di Roberto Finizio, Infophoto) - INFOPHOTO

Sbarca questa sera nella Capitale l’energia di Lenny Kravitz. Nella sua seconda tappa italiana, l’artista newyorkese porta sul palco del Postepay Rock in Roma sia pezzi tratti dal suo decimo album ‘Strut’, che dà il nome al tour, sia quei brani che lo hanno reso famoso. Rock, soul, funk e pop si alternano per regalare al pubblico uno spettacolo di grande intensità.

In 8mila si sono dati appuntamento all’Ippodromo di Capannelle per ascoltare la rockstar che, a più di 25 anni dall’album d’esordio, ha detto: “Mi sembra di avere appena cominciato, di essere all'inizio del mio periodo migliore". Da 'It Ain’t Over ‘Til It’s Over a 'Sister' passando per 'Are You Gonna Go My Way', Kravitz vuole riprendere le fila del passato restando ancorato al presente con nuovi successi come 'Dirty White Boots' e 'New York City'.

Special guest della serata sarà Gary Clark Jr, talento consacrato dal Grammy Award 2014 come 'Best Traditional R&B Performance' e dalla performance con Joe Walsh e Dave Grohl al tributo ai Beatles trasmesso dalla Cbs, che secondo il 'New York Times' “potrebbe essere il prossimo Jimi Hendrix”. Confermati anche 'The London Soul', nuovo fenomeno chitarra/batteria, come opening act.

Max Bucci, il pubblico straniero è cresciuto dal 3% al 35%

Giunto ormai alla sua settima edizione, in questi anni il PostePay Rock In Roma è cresciuto molto diventando sempre più internazionale. "In cartellone l'80% degli artisti sono stranieri - dice all'Adnkronos Max Bucci, organizzatore e ideatore del festival insieme a Sergio Giuliani - mentre quando abbiamo iniziato erano meno della metà. E Roma è diventata così la città italiana con più concerti internazionali, soprattutto durante l'estate".

Di conseguenza "anche il pubblico straniero è aumentato negli anni - sottolinea Bucci - passando dal 3% al 35%". Così come è cresciuto in generale il pubblico di questo festival, "qualcosa di nuovo e diverso a Roma. Il terzo anno abbiamo chiuso con circa 120mila persone, questa estate raggiungeremo le 200mila, diventando così il terzo festival in Europa".

Tra le band che Bucci e Giuliani sono riusciti a portare sul palco, che nel frattempo "è diventata una vera e propria arena, in grado di ospitare anche i Rolling Stone", ci sono tra gli altri i Metallica e i Muse. "Un nome che voglio portare a questo punto a Roma è quello degli Iron Maiden - afferma Bucci - magari anche l'anno prossimo". I due soci non si sbilanciano, ma dal canto suo Giuliani dice: "Due altri grandi gruppi internazionali molto probabilmente li avremo in cartellone il prossimo anno". E rivela: "Devo dire la verità... A me, anche se non è rock, piacerebbe vedere sul palco Francesco De Gregori, che stimo e seguo da quando sono piccolo.

Giuliani su polemiche per concerto Muse, la gente vorrebbe parcheggiare sotto il palco

“Con gli anni Postepay Rock in Roma è diventato sempre più importante, a livello internazionale, sta diventando un punto di riferimento", sottolinea Giuliani. Lo dimostra il fatto che, dice dal canto suo Bucci, ormai "artisti internazionali ci chiedono di venire a suonare da noi". "Un festival che si storicizza ha il vantaggio di diventare un riferimento ma nessuno ti regala nulla, quindi devi sempre offrire un cartellone di un certo livello", afferma Giuliani che più volte ricorda la piccola realtà imprenditoriale in cui è nato questo evento che non riceve “un centesimo di risorse pubbliche”.

L'orgoglio di portare nella propria città artisti di questo calibro, si è scontrato però con le polemiche nate per i disagi che i fan hanno dovuto affrontare in occasione del concerto dei Muse. “Quando ci sono le partite di calcio all’Olimpico, la zona si blocca per 3-4 ore ma è normale. E’ singolare che un evento, unico, che ha creato meno disagi, abbia suscitato questo vespaio - dice Giuliani - Il fatto è che la gente vorrebbe parcheggiare sotto il palco … Noi abbiamo fatto sì che per raggiungere Capannelle ci siano dei treni a 3 euro da Termini e da Ciampino. Mi chiedo se il pubblico si sia informato prima di venire". "Credo sia importante, e lo dico da romano, – aggiunge - cominciare a indignarsi con chi crea disagi chiedendosi allo stesso tempo se c’è qualcosa che io posso fare per evitarli“.

“Si è detto anche che erano stati venduti troppi biglietti rispetto alla capienza, quando invece avremmo potuto venderne altri 2mila – fa notare Max Bucci - dispiace andare sui giornali per questo. Oltre ai treni, ci sono anche delle navette a disposizione. Il biglietto si può comprare anche al termine del concerto. E' un peccato rovinare manifestazioni del genere con queste polemiche".

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