Adesso "più che mai" la libertà "va difesa". Reduce da due sold out al Forum di Assago di Milano, dove non si è risparmiato, Cesare Cremonini affida a Facebook un messaggio di speranza e di amore a tutti i suoi fans, giovani e meno giovani, dopo gli attentati di Parigi. E parla di "libertà" che "adesso più che mai che va difesa. Praticandola".
"Andate con lo stesso sorriso di prima ai concerti, ascoltate la musica, riempite i teatri, i cinema, le biblioteche, le università, gli stadi, le piazze, i bar e le strade, le discoteche e i ristoranti e i negozi e i centri sociali e le spiagge e i prati e le montagne e le terrazze e salite sugli aerei, sulle navi e sui treni e sognate liberamente", scrive Cremonini sul suo profilo. "Tutto questo non è altro che libertà se messa al servizio del cuore. C'è chi non può più farlo battere ora, e da qualche parte lassù lo vorrebbe ancora!! Grazie per queste notti uniche Milano. Il mio cuore era proprio lì".
Quindi un saluto: "Ciao ragazzi. Ciao ragazze. Ciao a tutti. Buongiorno a questo mondo e a questa Italia e a questa Milano che mi ha accolto e ascoltato in due giorni indimenticabili che non vorrei dimenticare. Li avrei voluto diversi, meno difficili. Ma ora vanno accettati, scelti persino, e portati via con me ovunque andrò. Salire sul palco per me è sempre stato un enorme, devastante piacere. Il motivo non sono le solite stupidaggini della retorica sociopatica, cioè i soldi, la fama, le donne, il successo. Il palco è il massimo perché è libero. La libertà che permette è protetta e consentita. Richiesta. Necessaria".
Ciao ragazzi. Ciao ragazze. Ciao a tutti. Buongiorno a questo mondo e a questa Italia e a questa Milano che mi ha...
Posted by CESARE CREMONINI on Domenica 15 novembre 2015
Venerdì notte, aveva scritto ieri lo stesso Cremonini, al termine del primo concerto "sono sceso dal palco e immediatamente mi hanno informato sui fatti terribili di Parigi. Il mio, di cuore, si è spento in un istante. Ho cercato di prendere sonno ma nella mente avevo le immagini trasmesse dalle televisioni di tutto il mondo per questa tragedia senza senso alcuno".
Il cantante ammette quindi di essersi interrogato sull'opportunità di salire nuovamente sul palco, ieri sera, per il secondo concerto. Cosa che ha fatto perchè, ha spiegato, "siamo testimoni e portatori di vita. Non rinuncio a questo perché non cado nella trappola. È una responsabilità che si prende giorno per giorno questa, nonostante tutto. Servirebbe il silenzio, lo so, ne avrei bisogno anche io, per tenere e ordinare dentro il dolore che umilia ogni cosa, anche le più belle. Ma il silenzio oggi diventerà musica, la più grande testimone di esistenza. Di unione. Di vita".