Uno spettacolo con dedica alle bande musicali. Bande di ottoni e fiati che da anni svolgono un ruolo fondamentale nella vita sociale e culturale di ogni città. Debutta domenica prossima (con repliche il 22 e il 23 febbraio) all'Auditorium Parco della Musica per il Festival 'Equilibrio', 'En avant, marche!' firmato da Frank van Laecke, Steven Prengels e Alain Platel per 'les ballets C de la B' che vedrà esibirsi sul palcoscenico della sala Petrassi anche 4 attori e sette musicisti accompagnati da 37 elementi della Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio.
Per i tre registi e coreografi le bande sono una società in miniatura, con le proprie regole esclusive. Un collettivo di individui eterogenei che cerca di marciare, sempre, in un’unica direzione, a volte con cadute, a volte con errori. Una vera e propria metafora dell’intera società, che si dispiega anche attraverso la forza potente e trascinante della musica nella vita quotidiana.
Nel corso dello spettacolo celebri dediche. Frank van Laecke, Alain Platel e Steven Prengels citano Luigi Pirandello e il suo 'uomo dal fiore in bocca', in particolare 'resuscitano' il personaggio di un suonatore di trombone che a causa di una malattia deve separarsi dal suo strumento, tragliare i ponti con tutto ciò che lo circonda e orchestrare la propria dipartita.
'En avant, marche!' è dunque la storia di un addio, ma anche di un passaggio di consegne, quello tra l’uomo malato e il suo giovane successore. Erede, non solo virtuale, presenza che smorza e stempera il senso di caducità della vita. Quasi un senso di immortalità musicale. Forse per questo, sottolineano i tre autori-coreografi-registi, la musica è sempre presente durante i funerali.