Dopo cinquantasei anni torna a teatro - il debutto è fissato per il prossimo 28 aprile all'Auditorium Ferrari di Camposampiero (Padova) - 'Un mandarino per Teo', la commedia musicale della 'ditta' Garinei e Giovannini che nel 1960 fu interpretata da Walter Chiari e Sandra Mondaini al Teatro Sistina di Roma. Lo spettacolo di retto da Stefano Eros Macchi, nipote di Sandro Giovannini, andrà in scena tutti i giorni fino all'1 maggio, per poi spostarsi al Teatro Ai Colli di Padova il 5 e 6 maggio e al Teatro Sociale di Cittadella il 7 e 8 maggio.
Un ritorno che riporta in auge una delle pietre miliari della tradizione teatrale italiana. "E' la mia prima produzione dedicata alla commedia musicale italiana - spiega Macchi - 'Un mandarino per Teo' riporta in auge in chiave contemporanea un filone del teatro italiano che fonda le sue radici nell'avanspettacolo e nella rivista e che ha fatto scuola per anni sui palcoscenici di tutto il mondo. E' sicuramente una delle opere 'più teatrali' della corposa produzione Garinei/Giovannini - sottolinea il regista - e si presta perfettamente al lavoro di regia e di interpretazione teatrale da me richiesto".
Prodotto da Teo srls, lo spettacolo presenterà le musiche di Alessandro Cesaro, trascrizione-ricostruzione di quelle originali di Gorni Kramer, sulle quali è stato fatto un lavoro che si fonda su due elementi principali: da un lato la fedeltà all'originale gusto armonico e al colore dell'orchestrazione, dall'altro il suono particolare e lo stile esecutivo dell'Orchestra di Padova e del Veneto. I costumi di Marta Mazzucato vogliono invece ricreare quella girandola di colori che è 'Un mandarino per Teo', mentre la struttura coreografica, a cura di Caterina Di Napoli, si ispira al periodo storico di ambientazione della commedia musicale.