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Musica: 'Fidelio' trionfa con Pappano a Santa Cecilia

21 ottobre 2016 | 16.03
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(foto Musacchio & Ianniello)
(foto Musacchio & Ianniello)

E alla fine trionfò il bene, simboleggiato musicalmente dalla luminosa tonalità di do maggiore con la quale Beethoven chiude il suo 'Fidelio'. Opera scelta dall'Accademia di Santa Cecilia per inaugurare la stagione 2016-2017 che ieri sera ha visto sul podio Antonio Pappano alla guida dell'Orchestra e del Coro ceciliani, quest'ultimo preparato magistralmente da Ciro Visco, con un cast di specialisti del repertorio, da Simon O'Neill nei panni di Florestano a Rchel Willis-Sorensen in quelli di Leonora-Fidelio. Un trionfo suggellato da lunghissimi applausi, nonostante alcuni fuggi fuggi a 'sipario aperto' tipici purtroppo del pubblico romano.

L'esecuzione di Pappano ha sottolineato il fil rouge che collega 'Fidelio' alla tradizione del singspiel, forma musicale cui appartiene il capolavoro di Beethoven, soprattutto con un altro capolavoro, il 'Flauto Magico' di Mozart. 'Fidelio' è un inno all'amore coniugale, alla fratellanza universale e alla libertà, con un forte tema politico che lo innerva. Il musicologo tedesco Carl Dahlhaus ha scritto che "'Fidelio' rispecchia, in una misura non comune nella storia dell'opera, la realtà angosciosa del momento storico in cui fu scritta".

La storia è quella nota di Florestano detenuto segretamente in un carcere di massima sicurezza, dal destino segnato per una vendetta personale del cattivissimo governatore Pizarro che lo vuole uccidere. Ma viene salvato dalla moglie Leonora che, travestita da Fidelio, si 'infiltra' nella prigione e strappa il marito alle ingiuste catene.

Beethoven sottolinea il forte rapporto tra luce-bene e tenebre-male, con un progressivo moto ascensionale che conduce verso lo sfolgorante finale in do maggiore. E Pappano conduce orchestra e coro, ma anche il pubblico in sala, verso questa costante accelerazione, interrotta soltanto dall'esecuzione dell'Ouverture 'Leonora III', poco prima dell'ultima scena.

Una scelta possibile solo in caso di esecuzione del 'Fidelio' in forma di concerto perché il bellissimo brano, non previsto in quel punto da Beethoven ma eseguito in linea con una prassi introdotta da Gustav Mahler, interrompe l'azione drammatica che nel 'Fidelio' comincia giusto poco prima del finale, dal momento che nel resto dell'opera di spettacolare ben poco accade.

L'ouverture in realtà è una perfetta sintesi musicale di tutta l'opera, come lo stesso Pappano ha voluto sottolineare nella conferenza stampa di presentazione, e l'esecuzione di ieri sera è stata accolta da lunghi applausi. Tuttavia lo stesso direttore ha chiarito che non avrebbe fatto la stessa scelta esecutiva in caso di messa in scena del 'Fidelio' su un palcoscenico teatrale.

Sempre ieri sera, durante l'intervallo tra il I e il II atto, la presidente di Poste Italiane, Luisa Todini, e il sovrintendente dell'Accademia di Santa Cecilia, Michele dall'Ongaro, hanno annullato il francobollo emesso ieri dal Mise e dedicato proprio a Santa Cecilia, appartenente alla serie tematica 'le Eccellenze del sapere'. Dall'Ongaro ha sottolineato l'"importanza storica" del riconoscimento da parte dello Stato nei confronti dell'Accademia.

Un'idea, quella del francobollo, "nata da una chiacchierata ascoltando ottima musica", ha detto Todini, evidenziando così che per Poste italiane "la giornata del 20 ottobre sarà sempre dedicata a Santa Cecilia, istituzione tra le più antiche al mondo". E ha aggiunto: "Un francobollo non è una cosa vecchia, ma antica e quindi preziosa. Mandate cartoline - ha concluso rivolta ai presenti - perché sei anni fa smistavamo 7 miliardi di posta all'anno, cifra che oggi è scesa sotto i 3 miliardi".

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