Scintille in studio tra Gianni Cuperlo e Alessandro Sallusti sulla vicenda Consip che vede coinvolto Tiziano Renzi padre dell'ex premier Matteo Renzi. Ospiti entrambi di Corrado Formigli a 'Piazzapulita', su La7, i due hanno dato vita a un acceso botta e risposta. Il direttore de 'il Giornale' ha accusato Cuperlo di sciacallaggio.
"Nelle sue parole ammantate di buonismo e comprensione vedo una sorta di sciacallaggio - ha detto Sallusti - cioè approfittare di una debolezza del padre di Renzi. Che sia un mascalzone è tutto da provare, sicuramente è un pasticcione. Nel Pd avevamo visto volare i coltelli, ora vediamo anche gli sciacalli, che mi fanno più paura dei coltelli".
Immediata la replica del deputato Pd: "Non ci conosciamo e non mi permetterei mai di accusarla di sciacallaggio - ha risposto Cuperlo - Ho detto cose che penso, le ho dette con rispetto, ma le vicende che stanno emergendo pongono delle domande per tutti. Io non mi permetterei mai di accusarla di essere uno sciacallo. Avrò mille difetti, ma ho rispetto delle persone, soprattutto quelle in difficoltà e quindi la prego, non si permetta di rivolgersi a me dicendo queste cose".