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Danza: 'Pina Bausch a Roma', proiezione lunedi' al Teatro Argentina

03 aprile 2017 | 18.10
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Pina Bausch (foto di Enrica Scalfari)
Pina Bausch (foto di Enrica Scalfari)

Lunedì prossimo (ore 21) al Teatro Argentina di Roma sarà proiettato in anteprima 'Pina Bausch a Roma', un film di Graziano Graziani, da un’idea di Simone Bruscia e Andrés Neumann, prodotto da Riccione Teatro in collaborazione con l’Archivio Teatrale Andrés Neumann/il Funaro Centro Culturale di Pistoia. Il periodo romano dell’indimenticabile coreografa tedesca rivive nei racconti inediti di compagni di viaggio come Matteo Garrone, Mario Martone, Vladimir Luxuria, Leonetta Bentivoglio, Cristiana Morganti e Andrés Neumann. Alla serata della grande signora della danza, scomparsa all'improvviso nel 2009 a 68 anni, interverranno appunto Bentivoglio, Garrone, Martone e Morganti. 'Mito della danza e del teatro di fine Novecento, meravigliosa visionaria capace di stregare registi come Federico Fellini, Pedro Almodóvar e Wim Wenders - Pina Bausch ha terremotato con una determinazione senza confronti il panorama delle arti contemporanee'', ha scritto Leonetta Bentivoglio, critico di danza, giornalista, studiosa, amica di Pina Bausch alla quale ha dedicato molti dei suoi lavori''.

Della serie di quindici spettacoli che la grande coreografa ha realizzato ispirandosi ad altrettante città del mondo, Roma è l’unica che vanta ben due titoli dedicati: 'Viktor' (1986), e 'O Dido' (2000), entrambi coprodotti con il Teatro di Roma. Il documentario 'Pina Bausch a Roma' ripercorre le due residenze romane dell’artista tedesca, riportando alla luce, attraverso un intreccio di testimonianze inedite, la Roma insospettabile di Pina Bausch. Una città autentica e assolutamente anticonvenzionale, una Roma quotidiana, scandita da pranzi in trattoria, incursioni in sale da ballo popolari e passeggiate al mercato della frutta, ma anche una Roma underground, distesa nelle sue periferie multietniche, conosciuta grazie a ripetute visite in campi rom e sopralluoghi notturni in locali transgender e circoli di cultura omosessuale.

Nato per iniziativa di Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro, e Andrés Neumann, storico produttore della Bausch, il film prende spunto da alcune fotografie inedite che testimoniano le visite di Pina Bausch nei campi rom della capitale. Da qui l’idea di Bruscia che, con Riccione Teatro ha curato e promosso diversi progetti video-cinematografici dedicati all’opera della coreografa di Wuppertal, di realizzare un documentario sul rapporto intimo che l’artista aveva con Roma e con i luoghi meno conosciuti della città. La serata evento di lunedì prossimo si aprirà con un’introduzione del regista e dei produttori e si concluderà, dopo la proiezione, con ‘Insoliti percorsi, e risate in cantina’ un inedito omaggio a Pina Bausch di e con Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal.

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