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Addio a Roger Moore, indimenticabile James Bond

23 maggio 2017 | 15.41
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Con il cuore affranto, dobbiamo condividere la terribile notizia che nostro padre, Sir Roger Moore, è scomparso oggi in Svizzera dopo una breve ma dura battaglia con il cancro. Siamo tutti devastati". Così i figli di Roger Moore, Deborah, Geoffrey e Christian, annunciano su Twitter la morte dell'attore che aveva 89 anni, la cui carriera è impressa nell'immaginario collettivo soprattuto per il ruolo di James Bond in 7 film della saga (da 'Agente 007 vivi e lascia morire' del 1973 fino a '007 Bersaglio mobile' del 1985) e per le serie tv 'Il Santo', dove interpretava il 'giustiziere' Simon Templar, e 'Attenti a quei due', che lo vedeva in coppia con Tony Curtis. Moore, che nella sua carriera ultracinquantennale ha interpretato una quarantina di film e diverse serie tv, è fino ad oggi l'attore ad avere interpretato più volte James Bond al cinema.

Ma divenne celebre ancor prima di vestire i panni dello 007 più famoso al mondo, grazie al ruolo di protagonista dell’iconica serie televisiva 'Il Santo' (dal 1962 al 1969). Dal 1973 però, con 'Agente 007 – Vivi e lascia morire' di Guy Hamilton, Moore entra definitivamente nel mito. E fino al 1985 interpreta il personaggio creato da Ian Fleming altre sei volte, in 'Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro' (1974, Guy Hamilton), 'Agente 007 – La spia che mi amava' (1977, Lewis Gilbert), 'Agente 007 – Moonraker – Operazione spazio' (1979, Lewis Gilbert), 'Agente 007 – Solo per i tuoi occhi' (1981, John Glen), 'Agente 007 – Octopussy – Operazione prova' (1983, John Glen) e 'Agente 007 – Bersaglio mobile (1985, John Glen)'.

"L'amore con il quale è stato circondato nei suoi ultimi giorni di vita - prosegue la dichiarazione dei tre figli - è così grande da non poter essere tradotto in parole. Sappiamo che il nostro amore e la nostra ammirazione saranno resi ancora più grandi da tutte le persone che lo conoscevano in tutto il mondo per i suoi film, i suoi programmi tv e per il suo appassionato lavoro per l'Unicef, che lui considerava il suo più grande successo", dicono Deborah, Geoffrey e Christian, tutti e tre nati dal matrimonio con la sua terza moglie, l'attrice italiana Luisa Mattioli, da cui divorziò nel 1993.

"L'affetto che nostro padre ha sentito ogni volta che stava su un palco o di fronte ad una cinepresa lo ha enormemente sostenuto e tenuto occupato per quasi 90 anni, fino alle sua ultima apparizione nel novembre scorso sul palco della Royal Festival Hall di Londra. Il sostegno del pubblico lo incoraggiava sia sul palco che fuori", aggiungono i figli. "Grazie papà per esserci stato e per essere stato così tanto speciale per molte persone", affermano. Per poi aggiungere: "Il nostro pensiero ora deve supportare Kristina (la multimilionaria di origini danesi e svedesi Kristina Tholstrupin, sua quarta moglie, ndr.) in questo momento difficile", concludono i figli, annunciando che il funerale "in accordo con le volontà" del padre si terrà in forma privata a Monaco.

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