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Musica: Urbino, al via Festival che non dimentica Monteverdi

15 luglio 2017 | 10.43
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L'orcehstra Fima nel cortile del Palazzo Ducale di Urbino
L'orcehstra Fima nel cortile del Palazzo Ducale di Urbino

Quasi mezzo secolo di attività per Urbino Musica Antica, il Festival internazionale organizzato annualmente dalla Fima (Fondazione Italiana per la Musica Antica) che in occasione del 450esimo anniversario della nascita di Claudio Monteverdi, lo celebra con un concerto due concerti, entrambi diretti da Rinaldo Alessandrini, interprete di riferimento del compositore cremonese. Dal 19 al 29 luglio la città di Raffaello accoglie i più grandi interpreti della musica antica con dodici concerti nel Palazzo Ducale e numerosi appuntamenti musicali nei luoghi storici di Urbino per il ciclo 'Armonie al crepuscolo', i concerti da camera tenuti dagli allievi dei corsi.

Rinaldo Alessandrini, Alessandro Quarta, Alfredo Bernardini, Enrico e Marcello Gatti saranno solo alcuni dei protagonisti della kermesse musicale che si aprirà il mercoledì prossimo con il 'Clavicembalo ben temperato' di Bach, interpretato da Enrico Baiano. Urbino Musica Antica è anche sinonimo di masterlcass di alto livello che ogni anno attirano più di 250 studenti provenienti da tutto il mondo. Dieci intensi giorni, quindi, durante i quali si intrecciano musica, lingue e culture diverse nella città in cui centinaia di musicisti e appassionati si ritrovano per frequentare corsi di canto, musica e danza medievali, rinascimentali e barocchi.

Ormai da qualche anno, i corsi sono rivolti anche ai più piccoli e Urbino Musica Giovani è la proposta per giovani musicisti di ogni livello (di età compresa tra i 6 e i 16 anni) invitati a confrontarsi attraverso lo studio delle più belle pagine del repertorio antico e barocco.

Il Festival, sotto la direzione artistica di Marcello Gatti, ha il patrocinio della Presidenza della Repubblica. Inoltre, è organizzato con il sostegno del ministero dei Beni culturali e del Turismo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, del Comune di Urbino, della Comunità Montana dell'alto e medio Metauro, dell'Ersu, della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino, del Centro Provinciale Promozione Beni Culturali, e della Commissione Nazionale Italiana Unesco e promosso dalla Città di Urbino.

La rassegna si apre mercoledì 19 luglio alle 21,30 nel Salone del Trono di Palazzo Ducale con un concerto monografico dedicato a 'Il clavicembalo ben temperato' di Bach, di cui verrà eseguita una selezione dal Secondo Libro. Alla tastiera, uno dei più affermati cembalisti italiani, Enrico Baiano.

Giovedì 20 luglio, doppio concerto (Salone del Trono di Palazzo Ducale, ore 19 e ore 21.30) con Marcello Gatti (flauto traversiere) e Teodoro Baù (viola da gamba) dal titolo 'Fughe e galanterie' dedicato alle Fantasie di G. Ph. Telemann. Il compositore, in queste opere, infonde allo strumento solista i caratteri della polifonia e dell’invenzione strumentale più raffinata in cui l’ampio e sapiente uso delle tonalità traccia un arcobaleno di colori che valorizzano al massimo la varietà dei due strumenti.

Primo appuntamento per ricordare Monteverdi (venerdì 21 luglio ore 21.30, Palazzo Ducale, Salone del Trono) nel 450° anniversario della nascita, con il gruppo italiano e il direttore che più lo hanno valorizzato nel mondo: Concerto Italiano diretto da Rinaldo Alessandrini. Accanto ai madrigali del VII Libro, verranno eseguite le musiche vocali del suo grande contemporaneo Frescobaldi: un avvincente confronto tra la libertà espressiva del primo e la più composta ma non meno emozionante carica comunicativa del secondo.

Il concerto di sabato 22 luglio (ore 19.00 – Palazzo Ducale, Salone del Trono) con Gaetano Nasillo e Sara Bennici (violoncelli) dal titolo 'Sentimento e virtuosismo' è dedicato a Boccherini con le Sonate à violoncello solo col basso. Splendida figura di musicista isolato ma al contempo inventore di uno stile personalissimo in grado di competere coi suoi grandi contemporanei del periodo classico (Haydn in primis), Boccherini dedicò il massimo della sua inventiva all’amato violoncello, che in questo concerto sarà rappresentato da un duo d’eccezione.

Sempre sabato 22, alle ore 21.30, l’appuntamento a Palazzo Ducale è con Stefano Bragetti (flauto dolce) e Elena Bianchi (fagotto) che presentano un programma che va dagli esordi classici della cultura musicale per arrivare alla polifonia del Rinascimento e poi al Barocco, dove canto e basso, privi del consueto sostegno del basso continuo, dialogheranno allo stesso livello di consapevolezza musicale.

Un’occasione unica quella di domenica 23 luglio alle 21.30 a Palazzo Ducale per ascoltare un gruppo internazionale di giovani cantanti e strumentisti provenienti da cinque conservatori (Bucarest, Eisenstadt, L’Aia, Parma e Vicenza), uniti in un progetto europeo (VoxearlyMusic) di vasto respiro dedicato alla vocalità antica e che comprende anche la Fima come partner. Nell’ambito del centenario monteverdiano il programma propone musiche sacre degli autori a lui contemporanei e della generazione immediatamente successiva, come A. Grandi, G. Brunetti, G. Rovetta, G.B. Chinelli, F. Cavalli.

Un’altra serata dedicata a Bach è quella di lunedì 24 luglio (Palazzo Ducale, ore 21.30) con Elisa Citterio al violino e Stefano Demicheli al clavicembalo dal titolo Dialoghi bachiani. Un indimenticabile programma dedicato alle opere per violino e tastiera di Bach che tocca tutti i ben noti vertici dell’arte del maestro di Eisenach: profondità di visione musicale, varietà di colori strumentali, virtuosismo negli allegri e toccante espressività nei tempi lenti, trasfigurano i due strumenti in una dimensione orchestrale.

Se per molti la musica può rappresentare un bene superfluo, per altri è un piccolo lusso di cui si ha comunque bisogno per nutrire lo spirito. A questi ultimi è dedicato il doppio concerto di martedì 25 luglio (Palazzo Ducale ore 21.30) e mercoledì 26 luglio (Palazzo Ducale ore 21.30) che vede tre specialisti del barocco come Enrico Gatti (violino barocco), Manuel Quintana (viola da gamba) e Giovanni Togni (cembalo), impegnati in un confronto tra lo stile francese e quello tedesco, sempre con uno sguardo rivolto all’Italia.

Se quest’ultima possedeva per i musicisti barocchi sia le prerogative dell’antichità e della classicità sia il dono della naturalezza espressiva e melodica, è la musica francese a impossessarsi dell’autorità stilistica e dei dettami del buon gusto che tanto peso esercitano poi sulla musica tedesca. Le musiche in programma nella serata di martedì sono quelle di F. Couperin, F. Francoeur e M. Marais, mentre mercoledì il programma prevede brani di A. Kertzinger, J.H. Schmeltzer, D. Buxtehude.

Giovedì 27 luglio, nel Cortile di Palazzo Ducale (ore 21.30), è l’occasione per omaggiare uno dei più poliedrici musicisti del barocco tedesco vista la grande versatilità nel padroneggiare gli stili più diversi, Georg Philipp Telemann, che viene ricordato ad Urbino nel 250° anniversario della morte in uno degli eventi più rappresentativi del festival: il concerto finale dell’Orchestra Barocca Fima diretta da Alfredo Bernardini in un programma che alternerà ai momenti cameristici le sonorità dell’orchestra. Ospiti d’eccezione, le giovani promesse della danza del Bolschoi Ballet Academy.

Venerdì 28 luglio alle ore 19 nel Collegio Raffaello, Lorenzo Coppola (clarinetto storico) e Carmen Leoni (fortepiano), specialisti dello stile classico su strumenti originali, si esibiranno in un programma dedicato ai giganti del periodo classico, Haydn e Mozart, affiancati da un nome oggi meno noto, Franz Anton Hoffmeister ma ben noto all’epoca come compositore, editore e per l’amicizia che lo legò a Mozart e Beethoven.

Sempre il 28 luglio si torna a Palazzo Ducale per un concerto che vedrà congiunte le forze presenti ad Urbino per i corsi e che compongono l’Ensemble Vocale della Fima, con i giovani musicisti dell’Orchestra Barocca dei Conservatori Italiani uniti sotto la direzione di Alessandro Quarta in una compagine vocale e strumentale di grande respiro. In programma, un capolavoro sconosciuto di Giuseppe Gonelli, il De profundis, e il Laetatus sum di Pietro Paolo Bencini.

Chiusura in bellezza con lo spettacolo in forma scenica dedicato a Monteverdi dal titolo 'Diversi tipi di amore'. Sabato 29 luglio alle ore 21.30 nel Palazzo Ducale, Rinaldo Alessandrini dirigerà l’Ensemble vocale e strumentale della Fima nelle pagine più belle della trilogia monteverdiana ('Orfeo', 'Il ritorno di Ulisse in patria', 'L’incoronazione di Poppea') accomunate dal tema dell’amore nelle sue infinite sfumature. A completare lo spettacolo, le coreografie curate da Lieven Baert.

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