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Teatro: al Globe Theatre in scena 'Sogno di una notte di mezza estate'

04 agosto 2017 | 19.40
LETTURA: 4 minuti

Claudia Balboni e Gerolamo Alchieri tra i protagonisti del 'Sogno' di Shakespeare in scena al Globe Theatre di Roma
Claudia Balboni e Gerolamo Alchieri tra i protagonisti del 'Sogno' di Shakespeare in scena al Globe Theatre di Roma

Non è agosto al Silvano Toti Globe Theatre senza la rappresentazione del 'Sogno di una notte di mezza estate'. Come da tradizione torna anche in questa edizione lo spettacolo per eccellenza dell’ovale di Villa Borghese. Ogni sera, da mercoledì prossimo fino a domenica 20 agosto, la commedia più celebre di William Shakespeare (regia di Roberto Cavallo e traduzione di Simonetta Traversetti) allieterà le serate del pubblico con i suoi intrecci, i suoi scambi e le sue caratterizzazioni linguistiche.

''La 'notte di mezz’estate' è una notte magica e il titolo ne svela immediatamente l’atmosfera onirica, irreale anche se, come viene precisato - aveva spiegato nelle note di regia Roberto Cavallo - la notte in cui si svolge gran parte dell’azione è quella del calendimaggio, la celebrazione del risveglio della natura in primavera e non in estate. E’ comunque l’augurio di un risveglio gioioso. Ma è davvero così?'', si domanda il regista.

Tre mondi si contrappongono nel capolavoro shakespeariano. Il mondo della realtà (quello di Teseo, Ippolita e della corte), il mondo della realtà teatrale (gli artigiani che si preparano alla rappresentazione) e il mondo della fantasia (quello degli spiriti, delle ombre). Ma i sogni alle volte possono trasformarsi in incubi. Il dissidio fra Oberon e Titania, per esempio, il misterioso rapporto tra Teseo e Ippolita, la brutalità di certi insulti che gli amanti si scambiano sotto l’influsso delle magie di Puck.

Regista, un mondo stregato dove domina il capriccio e il dispotismo

'''Sogno di una notte di mezza estate', scritta in occasione di un matrimonio, è come una serie di scatole cinesi - aveva spiegato il regista- All’esterno dell’opera ci sono la sposa, lo sposo e il pubblico, all’interno le coppie, Teseo e Ippolita, Titania e Oberon e i quattro innamorati e nell’opera dentro l’opera, i teatranti, la vicenda di 'Piramo e Tisbe'. In questo mondo stregato domina il capriccio, il dispotismo di Oberon che attraverso Puck gioca con i mortali e con Titania, per imporre il suo dominio''

Secondo il regista la grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con un suo distinto linguaggio. Quello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle liriche d’amore e quello degli artigiani, nel quale la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso aulico. ''Il mondo è folle e folle è l’amore - aveva spiegato - In questa grande follia della natura, l’attimo di felicità è breve. Un richiamo alla malinconia che accompagna tutta la vicenda''.

La stagione 2017 del Silvano Toti Globe Theatre - unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti per una geniale intuizione di Gigi Proietti - è promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale con la produzione di Politeama srl e l’organizzazione e comunicazione di Zètema Progetto Cultura. Anche quest’anno nelle sere di spettacolo sarà attivo il Globar.

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