"Non ci posso credere...Ciao, Nanni". Si rincorrono i cinguettii di cordoglio per la morte a 79 anni di Nanni Svampa, celebre cantautore milanese che univa la satira alla canzone popolare lombarda. "Addio al cantore pieno d'ironia di una Milano dal volto umano" cinguetta Roberto Maroni che, nel tempo libero suona l'organo Hammond nel gruppo soul Distretto 51, ricordando i brani dell'artista, laureato in Bocconi, che però diceva, ironicamente, "ho frequentato a spizzichi". Nato nel 1938 nel quartiere allora ancora popolare di Porta Venezia, fu il fondatore della band 'I Gufi', oltre che traduttore e interprete in milanese del poeta e umorista, Georges Brassens. "Negli ultimi anni della sua vita andava nelle scuole elementari a insegnare ai bambini le canzoni in dialetto milanese" scrive in un tweet malinconico Cristinaeffe, che saluta così il grande Nanni Svampa.
Nanni #Svampa, negli ultimi anni della sua vita, andava nelle scuole elementari ad insegnare ai bambini le canzoni in dialetto milanese
— cristinaeffe (@LaCris297) 26 agosto 2017
Addio a Nanni Svampa, cantore pieno di ironia di una Milano dal volto umano https://t.co/dS7cP9PIyH pic.twitter.com/ybk4jclH7Z
— Roberto Maroni (@RobertoMaroni_) 27 agosto 2017