'La forma dell'acqua' appartiene al genere melodrammatico e non al fantasy o ai film sui mostri. Parola di Guillermo Del Toro, il regista messicano che grazie a questa pellicola ha vinto ben quattro premi Oscar tra i quali quelli per la miglior regia e per il miglior film. Parlando a una conferenza durante l'International Film Festival di Guadalajara, la sua città natale che si trova a 500 km a ovest di Citta del Messico, Del Toro ha spiegato: "Mi si chiede cosa io abbia visto per farlo (il film, ndr), e io ho visto melodrammi, non pellicole di mostri".
'La forma dell'acqua' racconta la storia dell'amore tra un essere anfibio e una donna muta. Il 53enne regista messicano ha anche raccontato che la sua prima idea era quella di fare un film muto e in bianco e nero, ma che sebbene poi non l'abbia fatto, 'La forma dell'acqua' è stata una sfida, non solo per lui, ma anche per il pubblico. Del Toro ha spiegato che ci nel film ci sono tre "momenti difficili" che però costituiscono delle vere e proprie "cerniere". "Il primo - ha chiarito - è quando appare la creatura per la prima volta, il secondo è quando la protagonista si toglie i vestiti ed entra nella vasca, e il terzo è il ballo".
Agli studenti che affollavano la conferenza e che facevano molte domande anche sulle opportunità di lavoro nel cinema in Messico, Del Toro ha risposto che nel Paese c'è parecchio talento in molte aree, non solo nel cinema, e che l'importante è dimostrarlo. "Se non ci sono opportunità, allora devi crearle", ha concluso il regista.