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Lavoro: PageGroup, decalogo per ottimizzare lo smart working

Lavoro: PageGroup, decalogo per ottimizzare lo smart working
22 maggio 2017 | 14.12
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Il worklife balance come un asset imprescindibile per attirare e trattenere i talenti in azienda. Questa la ragione per cui PageGroup, società leader mondiale nella ricerca e selezione di personale, con i brand Page Executive, Michael Page e Page Personnel, ha voluto aderire alla 'Settimana del lavoro agile' promossa dal Comune di Milano, da oggi al 26 maggio. Nell’occasione, la sociatà di recruiting stila un decalogo con i consigli per ottimizzare il lavoro flessibile e renderlo una realtà sempre più diffusa nelle aziende italiane.

“I talenti sono veloci, flessibili, innovatori - commenta Tomaso Mainini, Managing Director di PageGroup - e proprio per questo il lavoro agile rappresenta un asset per attirarli e trattenerli. Inoltre, per i dipendenti di ogni seniority, uscire dalla routine favorisce soluzioni innovative utili al business. Ma la flessibilità per definizione deve essere smart: per rendere il lavoro agile una pratica di successo, azienda e dipendente devono quindi ripensare l’organizzazione e i modelli del lavoro”.

PageGroup, che per l’anno 2017 è stata certificata Top Employer Italia 2017, sta implementando per i suoi dipendenti politiche di flessibilità riguardo sia l’orario che il luogo di lavoro attraverso il programma Flexibility@Page. La società stila 10 consigli per aziende e dipendenti che vogliano applicare al meglio il modello dello smart working.

1. Dal management della presenza al management del risultato - La soluzione consiste nel dare e richiedere obiettivi chiari e indicazioni precise, temporali, strutturando timeline accordate tra azienda e lavoratore. Esistono applicativi che monitorano il computer, il flusso di email e la navigazione Internet del dipendente favorendo un clima di sfiducia. Nello smart working è invece necessario passare dal management basato sulla presenza al management basato sui risultati.

2. Una buona comunicazione multicanale - La maggior sfida per le aziende che offrono la possibilità di lavorare da remoto è mantenere costante la comunicazione con i lavoratori. Per informazioni routinarie, email e instant messaging sono la via di comunicazione ottimale. Per sessioni di brainstorming o condivisione di informazioni personali, il contatto telefonico o la video conference in quanto aumentano la condivisione dei messaggi chiave e l’approccio personale.

3. Avere a disposizione gli strumenti adeguati - Lo smart working è profittevole solo se l’azienda fornisce al lavoratore gli strumenti adeguati per poter comunicare con clienti e colleghi, condividere informazioni e sviluppare la propria attività. Smartphone, cuffie e webcam ma non solo; strumenti come Google Docs o il software per la gestione di progetti Basecamp consentono di monitorare i progressi delle attività, entrare in contatto con referenti aziendali e pianificare progetti da remoto.

4. Gestire il tempo - Stilare una 'to-do list' di mansioni da smarcare è fondamentale per lo smart working. Inoltre, se si desidera perseguire il worklife balance e riuscire a gestire tutte le incombenze della giornata, quando si lavora fuori ufficio e in modalità flessibile è importante pianificare anche le commissioni personali in modo da avere una chiara visione di cosa fare nella giornata e non creare conflitti d’agenda.

5. Mettere dei limiti - Di fronte alle richieste urgenti da parte di clienti o colleghi alle volte è necessario declinare. Una soluzione per ammorbidire il feedback negativo potrebbe essere chiedere un brief dettagliato, il motivo per il quale si tratta di una priorità e, se necessario, proporre qualcun altro a cui chiedere supporto. Inoltre, il lavoro flessibile non significa lavorare 24 ore su 24, quindi nel paradigma del 'lavoro agile' è importante porre dei limiti alla propria reperibilità, concedersi pause, decidere un momento di inizio e uno di fine della propria attività lavorativa.

6. Attenzione al Multitasking - Il rischio dello smart working è la dispersione, di concentrazione e di tempo. E’ importante per il dipendente sviluppare un progetto e portarlo a termine in modo qualitativo e solo dopo averlo terminato, concentrarsi sul successivo.

7. Rendere il lavoro agile Accessibile a tutti - Lo smart working dovrebbe essere trasversale, non dovrebbero esserci dipendenti 'smart' e dipendenti 'fissi'; la maggior parte delle mansioni possono essere gestite con una certa flessibilità. Chi lavora in maniera agile dovrebbe permetterlo anche ai propri collaboratori.

8. Diffondere la nuova cultura di lavoro - Un’occasione per impostare la flessibilità in maniera efficace può essere una formazione specifica in tecniche di lavoro agile per i manager e delle sessioni di sensibilizzazione per ciascun team dove vengano condivisi i protocolli di lavoro.

9. Mantenere l’approccio personale - Circa il 20% dei dipendenti, aumentano la qualità del loro lavoro se hanno la possibilità di gestire il proprio tempo in maniera flessibile, che sia per dormire un po’ di più la mattina o accompagnare i propri figli a scuola. Il senso di soddisfazione è importantissimo per le performance: non è universale e ogni dipendente lo identifica con l’appagamento di specifiche esigenze.

10. Organizzare gli spazi fisici - Anche fuori dall’ufficio, che sia a casa o in un’area di co-working, è necessario ricavarsi uno spazio esclusivamente dedicato al lavoro. Dovrebbe essere ordinato e ubicato in un’area che non presenti distrazioni.

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