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Incendi: Giancarlo (Confsal Vigili fuoco), basta polemiche su competenze

Incendi: Giancarlo (Confsal Vigili fuoco), basta polemiche su competenze
05 luglio 2017 | 13.22
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"Sono ormai due giorni che siamo martellati da polemiche sugli incendi di bosco, con fastidiose puntualizzazioni sulle competenze e su chi è in grado di fare il contrasto e chi non è in grado. E’ ora di dire basta a questo inutile e autolesionistico stillicidio di chiacchiere condite da discutibili prove muscolari". Ad affermarlo Franco Giancarlo, segretario generale della Federazione nazionale Confsal Vigili del Fuoco, che avverte: "E’ ora di fare chiarezza, e allora proviamoci cominciando con il raccontare la verità".

"Intanto - spiega - c’è da far comprendere a tutti che il contrasto agli incendi di bosco è una precisa, esclusiva competenza delle Regioni e non dell’ex Corpo Forestale dello Stato; che queste si potevano avvalere, con specifiche convenzioni, della Forestale e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; che la legge di soppressione della Forestale assegna le competenze per gli incendi di bosco ai vigili del fuoco e per questo distribuisce gli uomini della ex Forestale tra i vigili del fuoco, i Carabinieri e qualche decina di unità in altri Corpi dello Stato".

"Bene: quanti sono - continua Giancarlo - gli uomini passati ai vigili del fuoco per far fronte alle nuove competenze? Ben 360, meno di uno a sede di servizio vigili del fuoco, che in Italia sono circa 700. Ma allora quanti sono quelli passati ai Carabinieri per non spegnere gli incendi? Circa 8.000".

"Ma la sperequazione è ancora più fastidiosa - incalza il rappresentante della Confsal Vigili del Fuoco - se si conoscesse il piano di distribuzione dei mezzi antincendio tra vigili e Carabinieri, compresi gli elicotteri, i fuoristrada con i moduli antincendio e le autovetture, senza dimenticare l’aumento di organico previsto per i Carabinieri, di circa nuove 1.000 unità. E non voglio parlare, e ce ne sarebbe da dire, della parte contrattuale e previdenziale: un differenziale molto ampio che, malgrado gli attenti sforzi del ministro Minniti e del sottosegretario Bocci, non si riesce a colmare".

"Alla luce di questi fatti, e non delle chiacchiere nelle lettere ai giornali o per le agenzie di stampa, noi non vogliamo alimentare le polemiche con i carabinieri, ma semmai - sottolinea Giancarlo - puntiamo il dito su chi doveva fare altre scelte e non le ha fatte, con chi doveva ottimizzare le risorse (umane, economiche e di attrezzature e mezzi) in virtù delle acquisite nuove competenze e non lo ha fatto. E in ultimo le responsabilità gravi delle Regioni, le vere deputate al contrasto degli incendi boschivi che, nella confusione, non accendono convenzioni con i vigili del fuoco, mentre ogni anno lo facevano con la Forestale, perché tanto i vigili del fuoco, con i loro mezzi a terra o con i loro Canadair o elicotteri comunque intervengono".

"E’ ora veramente di fare definitivamente chiarezza e non continuare a nascondere la testa sotto la sabbia perseguendo solo ottusi obiettivi di campanile, spesso solo economici, a scapito della sicurezza del Paese", conclude Giancarlo.

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