Microsoft presenta Surface Pro 3, terza generazione del suo tablet. Il dispositivo è sempre più votato alla produttività nell’ottica di non andare a inserirsi in nicchie di mercato già popolate da prodotti già affermati. Tutto ciò si traduce in una serie di modifiche come quella del kick stand, la basetta posteriore estraibile che ora non obbliga ad un solo angolo, quello di 22 gradi delle prime due serie, ma arriva fino a 150 permettendo così un utilizzo migliorato quando si poggia sulle gambe. Anche la tastiera soft cambia: l’attacco magnetico è stato rialzato, migliorando la stabilità quando inserita.
Microsoft ha aumentato le dimensioni dello schermo Clear Type, che passa dai 10 ai 12 pollici con risoluzione di 2160 x 1440. Mentre diminuisce lo spessore, di appena 9,1 millimetri che rappresentano un record nel segmento dei portatili con processori Core, e il peso arriva ad appena 800 grammi. A spingere il Surface Pro 3 ci pensa proprio un Intel Core i7, ma ci saranno anche versioni con i3 e i5. Così facendo, Microsoft è riuscita a contenere i prezzi dei modelli entry level, che partiranno da 799 dollari fino ad arrivare a quasi 2000 dollari per il top di gamma equipaggiato con i7, 512 gigabyte di spazio di archiviazione e 8 gigabyte di ram.
Altra novità, il tasto presente sulla parte alta del tablet che lo accende e avvia l’applicazione One Note di Microsoft, utilizzabile anche con la penna in dotazione. Un altro segno che la produttività rimane l’obiettivo primario del nuovo portatile.