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Affascinante viaggio nel tempo in un borgo d’epoca normanna con case e botteghe scavate nella roccia

06 maggio 2015 | 08.56
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A Gerace (Rc) un percorso a piedi permette di godere al meglio delle innumerevoli bellezze architettoniche dove le tempo si sono mescolate anche linee bizantine e semplicità francescane

Affascinante viaggio nel tempo in un borgo d’epoca normanna con case e botteghe scavate nella roccia

Una giornata a Gerace, in provincia di Reggio Calabria all’interno del Parco dell’Aspromonte (www.comune.gerace.rc.it), è un vero e proprio tuffo nell’epoca normanna. Qui chiese e palazzi, case e botteghe dei vasai arroccate sull’arenaria a 470 metri d’altezza e per lo più scavate nella roccia riportano al suo antico nome datole dai greci: Ierax, sparviero. Un percorso a piedi permette di godere al meglio delle innumerevoli bellezze architettoniche come la Porta della Varvara, la cinquecentesca Porta del Sole, la Piazza del Tocco (nell’etimo greco: assemblea) nella quale confluiscono sette strade che delimitano altrettanti isolati e palazzi. I resti del castello normanno (risalente all’XI secolo) e del "venerabile Hospitale di San Giacomo", oggi abitazione privata, distinguono la numerosa lista di edifici religiosi come il complesso monastico di Sant’Anna (le cui parti più antiche datano 1334), il convento dei Cappuccini (1534), la chiesa di Santa Maria di Monserrato (di origine bizantina), la maestosa Cattedrale consacrata nel 1045. E non si può mancare la sosta in un’insolita Piazza delle Tre Chiese dominata da quella di San Francesco (1252) e da quella greco-ortodossa di San Giovannello (XI secolo).

(Adnkronos/Travelnews24.it)

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