''Sventato il rischio sanatoria sulle bonifiche: la Camera ha accolto un emendamento che conferma il principio del 'chi inquina paga' e che recepisce la condizione che aveva posto la VIII Commissione Ambiente della Camera nel suo parere al decreto Destinazione Italia". Lo dice Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, e primo firmatario dell'emendamento approvato.
"L'emendamento accolto precisa, che la revoca dell'onere reale per tutti i fatti antecedenti all'accordo di programma è subordinata al rilascio della certificazione dell'avvenuta bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati da parte dell'Arpa, come previsto dall'articolo 248 del Codice Ambientale", spiega.
"Si precisa, inoltre, che i fondi previsti nel provvedimento non potranno essere utilizzati dai responsabili dell'inquinamento per le bonifiche, ma solo per favorire nuove attività produttive. Un risultato che è stato possibile grazie al contributo del ministro Orlando, alla collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico e all'impegno anche delle forze parlamentari di opposizione, come il M5S e Sel'', conclude.